Un provvedimento indegno oltre che illegittimo, quello della revisione della spesa del Governo Monti e che declama per il comparto scuola, sostiene la Flc, misure in perfetta continuità con il precedente Governo, tant’è che l’accanimento è rivolto contro i più deboli: chi ha gravi problemi di salute, chi rischia di essere collocato fuori ruolo (C555 e C999), chi ha già subito il cambio di enti e a tutto danno di altrettanti lavoratori deboli come i circa 5000 precari che sanno licenziati.
Provvedimento brutale di chi non conosce la scuola e due volte indegno, sia perché si finge di ignorare la preziosa attività svolta da questi docenti e sia per gli effetti sui livelli occupazionali del personale precario amministrativo e tecnico e sulla funzionalità delle scuole.
Infatti, per Flc, gli attuali precari amministrativi e tecnici verranno licenziati tout, cosicchè circa 3.800 lavoratori (dietro ci sono altrettante famiglie) verranno messi sul lastrico dopo anni di esperienza decennale nelle segreterie che, private di personale ormai esperto non potranno più garantire continuità delle prestazioni.
Ma per Flc sarebbe pure “illegittimo perché il passaggio obbligato in profilo e mansioni diverse non è consentito dal nostro ordinamento che prevede che “il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione” (art. 2103 cc e art. 13 dello Statuto dei lavoratori).
Per questo la FLC presenterà propri emendamenti per la cancellazione di questa norma, “indegna di un paese civile, ma se questo non dovesse avvenire ha già allertato i propri legali per una battaglia legale che, per quanto ci riguarda, sarà durissima e che partirà immediatamente visti tempi strettissimi individuati dal decreto legge per il passaggio di questo personale.”
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