Su internet nasce il portale rivolto ai docenti di Economia
Un portale di educazione finanziaria dedicato ai docenti italiani di ogni grado e materia per favorire l’insegnamento dell`economia scuola: a crearlo è stato il Consorzio PattiChiari e l’Anp, Associazione dirigenti e alte professionalità della scuola. Collegandosi al sito www.economiascuola.it, i docenti hanno gratuitamente la possibilità di reperire, oltre a nozioni di carattere generale sull`economia, anche utili strumenti didattici innovativi. Strumenti, questi ultimi, che il consorzio che ha attivato l’iniziativa intende mettere a disposizione ai docenti “per proporre la tematica ai loro studenti all`interno dei diversi programmi scolastici, e un`area interattiva per lo scambio di informazioni ed esperienze”.
Il sito è strutturato in due aree principali. Nella prima (“Per informarti”) si trovano informazioni di carattere generale sul tema dell`economia: la storia del pensiero economico, le teorie dei grandi economisti, informazioni sul mondo delle banche e, infine, un percorso ragionato sui temi principali dell`economia. La seconda area (“Per insegnare”) è invece dedicata esclusivamente all`offerta formativa che il consorzio mette a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado attraverso programmi specifici: “Our Community” per le scuole elementari; “Io e l`economia”, per le scuole medie; “PattiChiari con l`economia” per le scuole superiori e “PattiChiari con l`economia – speciale insegnanti”, dedicato ai docenti.
Questo ultimo percorso formativo ha un duplice obiettivo: da una parte stimolare nei docenti una maggiore consapevolezza sul tema dell`educazione finanziaria, fornendo le conoscenze – chiave in tale ambito; dall’altra far acquisire una metodologia, offrendo strumenti concreti per l`applicazione dei contenuti in classe. Il programma offrirà infatti strumenti didattici innovativi e schede per il trasferimento delle tematiche economiche agli studenti.
Oltre all`offerta di contenuti informativi e formativi www.economiascuola.it mette a disposizione funzionalità Web 2.0 e di social networking, che permettono alla comunità virtuale dei docenti iscritti di dialogare attivamente, scambiarsi informazioni ed esperienze, ampliare le proprie conoscenze a favore di una sempre maggiore condivisione del sapere.
I rappresentanti di PattiChiari hanno sottolineato, durante la presentazione del progetto, avvenuta il 1° ottobre a Roma, che il fine dell’iniziativa è portare la cultura dell`educazione finanziaria nelle scuole attraverso un nuovo approccio interdisciplinare che aiuta a collocare l`economia nell`ambito delle materie insegnate in classe, dall`italiano alla matematica, dalla storia al diritto, alla filosofia.
Se è vero che gli spazi di crescita sono grandi, va anche sottolineato come non sempre si riesca a coinvolgere gli insegnanti in progetti formativi extra-curricolari. Ne è consapevole Filippo Cavazzuti, professore ordinario di Economia e Regolamentazione dei Mercati Finanziari nella Facoltà di Economia dell`Università di Bologna e presidente del Consorzio PattiChiari, il quale ricordando che “nel nostro Paese il grado di diffusione dell`educazione finanziaria è assai scarso” ha sottolineato che “economiascuola.it nasce proprio per colmare questa lacuna e per offrire ai docenti informazioni e strumenti didattici innovativi utili a questo difficile compito“.
Ottimista sulla buona riuscita del progetto anche Giorgio Rembado: per il presidente Anp è un’ottima occasione per rendere meno esclusivista il linguaggio utilizzato dagli economisti e, purtroppo, spesso anche dai docenti: “Lavoro e istruzione, economia e scuola – ha detto il leader dell’associazione dei dirigenti scolastici – sono stati talvolta percepiti come mondi estranei e fra di loro incomunicabili. A ciò ha portato anche l’uso di terminologie da addetti ai lavori, che risultano criptiche e repulsive non solo per i più giovani, ma spesso anche per adulti e professionisti attivi in altri settori. Economiascuola.it si mette a disposizione delle istituzioni scolastiche e dei docenti per offrire loro un contributo sulla strada dell’informazione economica, che faccia cadere qualche diffidenza e favorisca una presa di consapevolezza in ambiti necessari per il vivere quotidiano e per la formazione di base“.