Categorie: Riforme

Su internet tutti gli istituti superiori, ma i dati più attesi non prima di 20 giorni

Un utile servizio telematico, raggiungibile via internet, è stato attivato dal ministero dell’Istruzione per permettere agli utenti, studenti e rispettive famiglie, ma anche al personale scolastico, di conoscere con esattezza l’offerta formativa superiore in Italia: il servizio, fruibile collegandosi con il sito-portale del Miur permetterà di verificare l’offerta formativa dei rinnovati istituti superiori italiani suddivisi per corsi, Regioni, Province e Comuni. In questo modo avranno la possibilità di conoscere tutti corsi di studio con eventuali opzioni ed articolazioni, il cui avvio è previsto per il prossimo 1° settembre 2010.
La messa a disposizione del servizio fa il paio con lo speciale dell’Indire contenente approfondimenti e schede tecniche sui nuovi licei, tecnici e professionali: il motore di ricerca predisposto dal Miur contiene, infatti, tutte le tipologie di scuola secondaria di II grado derivanti dalla riforma, i cui regolamenti sono stati approvati lo scorso 4 febbraio e resi noti solo pochi giorni fa. E se si fanno dei tentativi pratici, attraverso il motore di ricerca del Miur, su realtà scolastiche conosciute, le incompletezze o assenze di istituti emergono tutte. E’ normale che occorra, quindi, un lavoro di aggiornamento in progress: man mano che gli istituti decideranno quali scelte realizzare potranno inserire i nuovi percorsi formativi all’interno del sito nazionale. Difficile però che ciò possa avvenire, come auspicato da Viale Trastevere nella presentazione del servizio telematico di ricerca degli istituti, “in tempi congrui rispetto alla fase di conclusione delle iscrizioni e di avvio delle procedure di mobilità e di formazione degli organici per l’anno scolastico 2010/2011“.
Il percorso a tappe, del resto, appare obbligato. Le Commissioni incaricate stanno esaminando ancora i regolamenti: le risultanze dello studio (comprendenti in certi casi scelte delicate come l’abbandono di un corso o l’acquisizione di uno nuovo di cui si hanno solo informazione teoriche) verranno rese note entro la prima decade di marzo attraverso il Collegio dei docenti.
E l’organo collegiale sicuramente prenderà un po’ di tempo per esaminare le proposte: ad essere ottimisti passerà almeno un’altra settimana. Attorno al 20 marzo potrebbe così giungere l’assenso al nuovo percorso formativo (comprendente le quote di autonomia, le materie da potenziare e quelle da sacrificare) e, se tutto filerà liscio (le proposte potrebbero non essere gradite dalla maggioranza dei docenti…), anche alla stesura del nuovo Pof. Solo a quel punto – ad una settimana circa dal termine delle iscrizioni alle superiori – l’istituto si sentirà autorizzato a comunicare al Miur, quindi al suo sito-portale, le decisioni prese.
Alessandro Giuliani

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