Questa estate il ministero dell’Istruzione dovrebbe immettere in ruolo circa 28mila docenti. A dichiararlo è stato ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine di un’audizione in Commissione Cultura alla Camera per completare la presentazione delle linee programmatiche del suo Dicastero.
Per l’anno scolastico 2014-15, ha detto il responsabile del Miur, occorrono almeno ”circa 28mila nuove assunzioni” nella scuola. Il Ministro ha precisato che servono ”15mila insegnanti di sostegno e altri 13mila docenti circa per far fronte al turn over”. Giannini ha anche ricordato che le assunzioni a tempo indeterminato avverranno ”per il 50% dal concorso, per il 50% dalle graduatorie”.
Nel conteggio il Ministro non ha però citato il personale Ata: è improbabile che si tratti di una dimenticanza. Più facile che si tratti di una mancata citazione su amministrativi, tecnici ed ausiliari dovuta al fatto che al momento non si hanno ancora indicazioni in merito.
Giannini ha invece quantificato 14mila posti a disposizione per il nuovo concorso a cattedra. Si tratta di un numero in sensibile decrescita. Sia rispetto alla prima tornata di Tfa, quando i posti messi a bando furono oltre 20mila. Sia rispetto alle anticipazioni del predecessore a Viale Trastevere, il ministro Carrozza, che aveva indicato oltre il doppio di posti, più di 29mila. Sui tempi di pubblicazione del nuovo bando, inoltre, non ci sono indicazioni.
Il Ministro ha anche sottolineato, incalzata dai deputati del M5S, che “il prossimo concorso potrebbe essere un’occasione” per l’assorbimento degli idonei all’ultimo ‘concorsone’. È un passaggio, quest’ultimo, però da approfondire: come fare il Miur, infatti, ad assumere gli idonei del concorso del 2012 dal momento che quello successivo li farà decadere automaticamente poiché non ancora assunti?
Novità in arrivo, intanto, per i neo-abilitati. Sempre Giannini ha annunciato che la mattina del 24 aprile ha partecipato ad “una riunione tecnica a riguardo”. La novità, ha sottolineato Giannini, parlando con i cronisti, è che ”al raggiungimento del titolo di abilitazione sarà possibile aggiornare le graduatorie indipendentemente dalla cadenza triennale. Uno dei maggiori ostacoli che abbiamo è che la data dei percorsi abilitanti non coincide mai con la data di aggiornamento delle graduatorie. Normalmente c’è un gap”.