Care lettrici, cari lettori,
è tempo di Esami di Stato e sarebbe anche tempo di riformarli… nello specifico mi riferisco a quelli del Primo Ciclo.
È possibile che i ragazzi di terza media debbano sostenere “esami maratona” con il colloquio e ben 4 prove scritte?
L’attenzione va soprattutto su queste ultime: dalle tracce per l’Italiano alla prova di Matematica fino a quelle di Lingua Straniera, tutte scelte dai docenti di classe che conoscono fin troppo bene i ragazzi, avuti, in molti casi, per l’intero triennio, cui proporranno, per forza di cose, prove molto simili a quelle fatte sostenere loro solo qualche settimana prima.
Che senso ha?
Gli esami di terza media vanno riformati con estrema urgenza e, giusto per offrire l’opportunità ai ragazzi di vivere la loro prima esperienza d’esame, limitarli, ad esempio, ad una prova strutturata multidisciplinare, seguita da un colloquio per accertarne i livelli di competenza e di autonomia, confrontandosi con i propri docenti ed evitando la litania disciplinare che, nonostante i tentativi di rinnovamento, continua a insistere ogni anno…
In tal senso sarebbe auspicabile un colloquio da affrontare con una commissione formata da cinque, sei docenti (non da 12,13 come spesso avviene), un po’ come accade alle Superiori…
Insomma un cambiamento finalmente radicale che snellisca una macchina esaminatoria francamente fuori luogo e che, almeno, si avvicini più possibile a quello che i ragazzi dovranno sostenere da lì a pochi anni, al termine del secondo ciclo di istruzione.
Dino Bocchetti
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