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Sudafrica, per molti studenti ancora niente libri e lezioni sotto gli alberi

Il Sudafrica rappresenta uno dei Paesi meno arretrati del Continente nero. Eppure l’offerta scolastica aperta a tutti presenterebbe ancora delle caratteristiche tipiche del terzo mondo. A sostenerlo l’ex arcivescovo e Premio Nobel per la Pace Desmond Tutu, secondo cui Nelson Mandela fosse al corrente delle condizioni in cui versano le scuole sudafricane, scoppierebbe a piangere.
“Se sapesse cosa è accaduto scoppierebbe a piangere – ha detto l’ex arcivescovo nel giorno del 94esimo compleanno dell’eroe della lotta all’apartheid – è totalmente inaccettabile”.
Tutu ha denunciato la carenza di libri scolastici in alcune scuole e il fatto che molti bambini siano ancora costretti a fare lezione sotto gli alberi per mancanza di aule.
Le sue parole sono state confermate anche da una commissione speciale del governo, che solo alcuni giorni fa ha rivelato che il 22% delle scuole della provincia del Limpopo sono ancora senza libri, a sette mesi dall’inizio delle lezioni.
Intervenendo davanti agli studenti dell’Università di Bloemfontein, nel centro del Paese, Tutu ha quindi dichiarato che nulla, sulla carta, impedisce loro di diventare il prossimo Nelson Mandela: “Questo è il vostro Paese. Avete la possibilità di diventare qualcuno che cambia la vita”. Sul piano pratico, però, nel 2012 molti dei ragazzi sudafricani continuano a non fruire di una formazione scolastica almeno dignitosa.
Alessandro Giuliani

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