Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 29 agosto non si è parlato di Scuola. Data l’importanza e le attese delle varie componenti interessate ai problemi del settore, probabilmente un rinvio è opportuno. Gli insegnanti in servizio, i precari, i dirigenti scolastici e amministrativi hanno le loro legittime attesecosì come le famiglie e le istituzioni pubbliche e private . Problemi complessi che necessitano di scelte ponderate.
Già nei decenni scorsi molte volte abbiamo sentito ministri che, appena insediatisi, hanno fatto dichiarazioni d’intenti fin troppo decise e ottimistiche che non sempre hanno avuto un seguito soddisfacente per difficoltà di varia natura, alcune delle quali connesse alla compatibilità di spesa, altre a difficile praticabilità Creare ulteriori aspettative sull’onda di richieste di parte, settoriali o corporative potrebbe essere pericoloso anche per la credibilità e la stabilità del Governo qualora le attese venissero prima fomentate e poi deluse.
La cautela è d’obbligo. Prima di assumere orientamenti o decisioni definitive le consultazioni con le componenti interessate sono indispensabili. Un sommesso suggerimento: perché non coinvolgere anche esperti super partes quali potrebbero essere gli ex-docenti o dirigenti collocati a riposo? Non costerebbero nulla e potrebbero dare un prezioso apporto di esperienze tecniche.
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