La questione dei concorsi e della stabilizzazione dei precari è ormai a tutti gli effetti un caso politico serio che rischia di destabilizzare il quadro generale con effetti, al momento, difficili da prevedere.
In questo momento (siamo intorno alle ore 20 del 21 maggio) è in corso una riunione della maggioranza di Governo con la presenza dello stesso presidente Conte convocata proprio per discutere i problemi della scuola.
E non è da escludere che il PD ponga la questione della permanenza di Lucia Azzolina a Viale Trastevere: d’altronde poche ore fa lo stesso senatore Marcucci del PD aveva sottolineato che i malumori dei sindacati del comparto scuola sono più che comprensibili; come dire che la ministra Azzolina farebbe bene a fare un passo indietro.
Il problema centrale è quello che abbiamo più volte evidenziato e riguarda il concorso straordinario.
PD e LEU vorrebbero dare il via libera ad un concorso senza prova selettiva e limitato, di fatto, alla valutazione dei titoli e del servizio, mentre il M5S (e la Ministra in particolare) insiste per un concorso che un minimo di selezione.
Sembra però che la mediazione sia possibile perché la Ministra avrebbe proposto in extremis che, in caso di impossibilità di tenere la prova scritta in presenza a causa del mutato quadro epidemiologico, si potrebbe comunque procedere alle assunzioni per titoli e servizio rinviando ad una fase successiva la prova d’esame.
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