E ora il punto lo fa una “docente precaria di terza fascia”, dicitura che sta a significare stessi doveri di un docente di ruolo ma non stessi diritti, vittima di un Governo che si rimbalza le responsabilità e manifesta a tratti un’incapacità nel gestire la situazione e ad altri una sicumera nel decidere in maniera del tutto arbitraria in barba alle normative, ai principi democratici e costituzionali propri di uno stato di diritto.
In campagna elettorale la Lega aveva promesso la valorizzazione del servizio dei docenti precari con l’attivazione di un PAS (percorso abilitante speciale), mentre il M5S era intenzionato a migliorare il percorso FIT (Formazione iniziale e tirocinio). La sintesi tra i due partiti è racchiusa nel punto 22 del contratto di Governo nel quale si sono impegnati a superare il problema del precariato scolastico, garantendo una fase transitoria.
Invece l’art. 1, comma 792, della Legge di Bilancio 2019 (che ha modificato il DLgs 59/2017 sul percorso FIT) dimostra che è stato eliminato il concorso riservato ai docenti precari con tre anni di servizio, è stato tolto il 90% dei posti destinati il primo anno a questi docenti e si infligge loro l’ennesima umiliazione con un concorso ordinario per una manciata di posti a bando, perché le cattedre messe a concorso non sono quelle che tutti gli anni vengono ricoperte per il buon funzionamento della Scuola Pubblica, ma di gran lunga inferiori, sono quelle che in burocratese si chiamano OD (organico di diritto).
Il Governo non ha mantenuto nulla di quello che aveva propagandato e scritto!
Non solo, ma alcuni esponenti istituzionali scaricano le proprie inadempienze screditando la professionalità di questi lavoratori precari della conoscenza, che possiedono lauree, master, corsi e altro.
I docenti precari di terza fascia hanno chiesto un corso abilitante e conseguente concorso riservato, come è sempre stato per coloro che li hanno preceduti, in linea con la normativa scolastica, italiana ed europea. Non possono esserci categorie di docenti protette a discapito di altre!
Ma invece di strumentalizzare la questione dei docenti precari di terza fascia, quegli stessi rappresentanti delle istituzioni dovrebbero chiarire cosa si sta facendo o più che altro non si sta facendo per la scuola.
Dove sono i finanziamenti per l’edilizia scolastica? Ci sono studenti che non hanno palestre o quelle che hanno sono inagibili.
E riguardo la continuità didattica? Soprattutto sul sostegno. Molti ragazzi ancora a settembre cambieranno i loro docenti, nuovo approccio, nuovi metodi e diversa sensibilità.
A settembre ci sarà un esodo di docenti che andranno in pensione, aumentando ulteriormente la pletora di precari che non saranno assorbiti da un concorso, in quanto non mi risultano investimenti per trasformare i posti OF (organico di fatto) in OD.
E il rinnovo contrattuale? Non pervenuto.
Da cittadina che paga le tasse, vorrei capire cosa è stato realizzato di concreto e utile per gli studenti e per gli addetti ai lavori (docenti, amministrativi, personale ATA…) in questo anno dal Miur.
Licia Ricci
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