Il dubbio sta sul crinale tra la non obbligatorietà a recuperare i giorni persi per causa di forza maggiore (si tratta quindi di una scelta libera delle scuole) e il richiamo al senso etico: «non priviamo i ragazzi di ore di lezione».
Queste due spinte opposte, ma convergenti, racconta La Stampa, hanno avuto come risultato il congelamento della scelta nella maggior parte degli Istituti.
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Alcuni presidi sostengono che, nonostante la circolare del 2012 stabilisca che se giorni di lezione scendono al di sotto del minimo stabilito, ovvero 200, esclusivamente per cause di forza maggiore, come nel caso dell’alluvione, l’anno scolastico resta ugualmente valido, ma nulla toglie di recuperare qualche giorno: rispetto della regole e senso etico vanno bilanciati. Ma ci sarebbe pure qualche dirigente che parla di lezioni pomeridiane extra a fine anno.