Il CONITP, qualche settimana fa, aveva denunciato la volontà politica di bloccare tutti i ricorsi in atto volti all’ingresso in GAE dei docenti PAS , TFA ,S.F.P. diplomati magistrali etc., a seguito delle nomine, da parte del Governo, del Presidente del Consiglio di Stato e di altri magistrati.
Infatti, come già preannunciato dal CONITP , dopo incontri con Giudici e Dirigenti , il Consiglio di Stato rigetta un ricorso nel merito relativo all’inserimento in GAE degli abilitati PAS ,TFA, S.f.P e rinvia all’adunanza plenaria per i diplomati Magistrali.
Quindi, le nomine dei nuovi giudici sono state decise politicamente, come da noi ampiamente previsto, con il chiaro intento di bloccare le migliaia di ricorsi in atto .
Il CONITP in merito si rivolge alla magistratura e ai singoli giudici che hanno sempre ristabilito la legalità in situazioni discriminatorie nei confronti del personale della scuola.
Il CONITP ha sempre creduto nell’imparzialità delle decisioni e nella integrità morale e professionale dei magistrati, ma stavolta le decisioni sono state volutamente frettolose e politicamente orientate.
Si nega un diritto acquisito dai docenti attraverso gli anni, con carriere decennali, a cui è stato chiesto di partecipare ad un percorso per abilitarsi ( assurdo dopo anni di insegnamento), svolto nelle Università al costo di 3000 euro in media.
Inoltre il Governo avrebbe potuto adottare un provvedimento di apertura delle graduatorie ad esaurimento straordinario, come già successo in passato, una ipotesi percorribile quindi , oltre ad essere la più logica e la meno dispendiosa, a nostro parere.
Ma evidentemente sono di parere diverso i giudici del Consiglio di Stato, che con molto accanimento hanno avallato l’attuale politica scolastica scellerata .
E’ evidente che la situazione è molto grave , in quanto il Governo, per far fronte a migliaia di ricorsi in atto , aventi tutti motivazioni valide, a seguito delle discriminazioni create , ha dovuto ricorrere al cambio di magistrati al Consiglio di Stato.
Questa decisione è, a nostro parere, di stampo dittatoriale, va contro gli interessi legittimi di aspiranti insegnanti che, a causa di un mal Governo, si ritrovano fuori dalle graduatorie ad esaurimento.