Categorie: Generico

Sul caso “Faccetta nera” il PD vicentino fa ammenda

Era finito suo malgrado nel vortice della bufera, alla vigilia del 25 aprile, il professore di musica Nicola Neneghini, stimato professionista, insegnante a Pove in provincia di Vicenza. La causa dell’incredibile clamore mediatico è stata l’aver inserito nell’ambito del programma pluridisciplinare di storia, che si studia in terza media, alcune canzoni tipiche del periodo storico oggetto di studio, fra cui “Faccetta nera”, canzone simbolo del colonialismo fascista.

La sfortuna ha voluto che fosse appunto la vigilia calda del 25 aprile, tanto che una attività didattica di conoscenza del periodo storico finalizzata, come deve essere, allo sviluppo della coscienza critica degli alunni, è diventata oggetto di esacerbate polemiche politiche.
In particolare, parecchio sopra le righe è sembrato l’intervento della deputata veneziana del PD Delia Murer che aveva definito “gravissimo far suonare e cantare a ragazzi di tredici anni un inno al Ventennio fascista nella scuola di una Repubblica che è nata dalla Resistenza”, suscitando a sua volta sdegnate reazioni a livello locale di solidarietà col professore.
Il partito democratico del Vicentino interviene oggi con una nota, di cui dà notizia Il Giornale di Vicenza, per fare chiarezza e ridimensionare l’accaduto: “L’approfondimento di un periodo storico quale il fascismo, con i suoi gravissimi crimini, le contraddizioni, le modalità di acquisizione del consenso ma anche gli aspetti di carattere socio-culturale che lo hanno caratterizzato è fondamentale per gli alunni, per poter leggere presente e futuro con gli strumenti che solo uno studio attento e organico di tutta la storia italiana, compresi i periodi più bui, può fornire. Per questo motivo, un approccio multidisciplinare, condiviso a livello di istituto con insegnanti e rappresentanti dei genitori come quello adottato dal professor Meneghini non può essere criticato a priori, per motivi strumentali e senza i dovuti approfondimenti».
Al professore Meneghini si riconosce di aver correttamente interpretato il suo ruolo istituzionale di docente, spiegando i testi e contestualizzandoli con spirito critico nel quadro delle canzoni di propaganda del tempo.
Anna Maria Bellesia

Articoli recenti

Servizio Civile Universale, bandito il concorso per operatori volontari

Nei bandi dei concorsi PNRR per docenti, una delle novità, oltre alla mancata prova preselettiva…

25/12/2024

Stipendi docenti e Ata, altroché buon Natale. Da 6 anni consecutivi hanno nei loro cedolini la voce di indennità di “Vacanza contrattuale”

Oggi è un giorno particolare, il giorno della natività del Signore, simbolo di rinascita, ma…

25/12/2024

Cyberbullismo scuola, arriva l’app che lo previene agendo sulle chat della scuola: ecco come funziona l’algoritmo

A Milano, grazie alla collaborazione tra Università di Padova e Fondazione Carolina e al contributo…

25/12/2024

Ambienti di apprendimento, esempi: perché una didattica che li attenziona aiuta chi fatica seguire lezioni tradizionali?

Ambienti di apprendimento inclusivi, come aule flessibili o digitali, promuovono partecipazione attiva e personalizzazione. Offrono…

25/12/2024

Grammatica valenziale, esempi da applicare in classe: come progettare la didattica?

La grammatica valenziale aiuta gli studenti a comprendere la struttura della frase tramite il nucleo…

25/12/2024

Come insegnare sostegno senza specializzazione? Un percorso per chi non ha il Tfa e nemmeno tre anni di servizio

Insegnare sul sostegno senza avere una specializzazione specifica può sembrare una sfida complessa, ma non…

25/12/2024