Spett.le redazione,
non senza stupore ho letto sul vostro quotidiano on line, il 18 dicembre, una lettera, nella rubrica “I lettori ci scrivono” del docente Vincenzo Laudicina, che mi cita, riportando informazioni parziali e tendenziose.
Non è nel mio stile replicare, soprattutto nei confronti di una persona che nei miei riguardi ha adottato negli ultimi anni una serie di condotte tese a minare la serenità mia e dell’ambiente in cui lavoro.
Tuttavia i docenti, il personale, i miei collaboratori dell’Istituto Secondario di secondo grado che dirigo, il “Giovanni XXIII-Cosentino ” di Marsala, mi hanno spinto a scrivere questa nota per ristabilire la verità dei fatti.
Vero è, per cominciare, che per ben due volte il giudice del lavoro ha dichiarato illegittimo il trasferimento del prof. Laudicina ad un’altra scuola. Ma in entrambi i casi il giudice non è entrato nel merito, ha stabilito solo un vizio di forma.
Da Laudicina ho subito almeno tredici tra denunce, querele e diffide. Finora le sedi competenti mi hanno dato sempre ragione, riconoscendo la correttezza dei miei comportamenti, nell’interesse esclusivo della scuola che dirigo e della sua comunità. In particolare sono state archiviate ben tre querele che Laudicina aveva presentato nei miei confronti con le accuse più diverse.
Nell’ultima archiviazione, per un presunto caso di stalking (?), il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala parla apertamente di “condotte esasperanti” attuate dal Laudicina nei miei confronti.
L’ostilità di Laudicina contro di me nasce nel momento in cui io, appena insediatami nella scuola che dirigo, non solo non l’ho scelto come mio collaboratore di fiducia, ma ho sconfessato un suo maldestro tentativo di farsi nominare comunque mio vicario dal precedente dirigente scolastico, in barba ad ogni mia autonomia decisionale su un incarico di natura fiduciaria così particolare.
Da lì sono cominciati gli episodi spiacevoli, che non sto ad elencare, e che hanno visto come “vittima” me e i miei collaboratori. Questi episodi, poi, sono culminati nella riunione citata da Laudicina, del maggio del 2016, al termine della quale (e non durante…) è intervenuto mio marito, noto e stimato medico, perché chiamato dai miei collaboratori a causa di un mio malore, e che è stato provocato da Laudicina, come ricordano le tante persone presenti.
Non è un caso, dunque, se poi, veniva avviato un procedimento per “incompatibilità ambientale” a seguito del quale veniva emesso provvedimento di trasferimento del Laudicina presso altro istituto.
Se scrivo è pertanto per ristabilire la verità dei fatti, e per denunciare una situazione grottesca, dove, non solo a causa di un vizio di forma noi (dico noi: personale e docenti dell’istituto) corriamo il rischio di ritrovare una persona che ha minato così tanto la nostra serenità; ma sicuramente torneremo a subire altri comportamenti maligni e vessatori come già avvenuto nel recente passato.
La molteplicità di opinioni, di punti di vista differenti, per il mondo della scuola, è una ricchezza. Tuttavia quando si trasforma in piena ostilità, rende quasi impossibile il vivere quotidiano a tutta la comunità.
Tanto dovevo per vostra opportuna conoscenza.
Antonella Coppola
Dirigente scolastico
I.S. Giovanni XXIII-Cosentino”
Marsala (TP)