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Tredicesima, l’Irpef se la “mangia”. Sul cedolino il 20% del bonus merito dello scorso anno

Molta attesa, sito NoiPa in tilt e meno soldi sulla tredicesima: è questo il quadro finale degli ultimi 2 giorni che vede i docenti arrabbiati e stressati per il cedolino di dicembre. Facciamo però un riassunto di quello che è successo.

Il cedolino il 12 ma l’accreditamento il 15

Come abbiamo scritto in precedenza, NoiPA ha informato che il cedolino della rata di dicembre 2017 per tutti i dipendenti sarebbe stato disponibile a partire da martedì 12 dicembre. La data di valuta per l’accreditamento degli stipendi è prevista invece venerdì 15 dicembre.

I tempi, per il momento sono rispettati. Solo che nella giornata di ieri, 12 dicembre, il sito NoiPa è andato in tilt diverse volte, facendo infuriare i docenti che non hanno potuto accedere al cedolino, questo mese “impreziosito” dalla tredicesima, com’è noto.
Sui gruppi Facebook è stato infatti un susseguirsi di messaggi “A me non mi fa accedere”, “Mi segnala errore di pagina”. Le cose sono migliorate in serata, anche se però, fino a questa mattina, alcuni continuano a non poter visualizzare il cedolino di dicembre.
Non è la prima volta che il sistema va in tilt, causato anche dall’eccessivo numero di utenti connessi contemporaneamente.
La situazione, comunque, è destinata a rientrare nella normalità nelle prossime ore, quando già la maggior parte dei lavoratori della scuola avranno consultato stipendio e tredicesima.

Tredicesima più bassa? Colpa dell’Irpef

Quello che hanno constato già ieri moltissimi docenti riguarda la tredicesima, a loro parere più “leggera” rispetto al passato, con trattenute molto alte.
Infatti non si spiegano molti come fanno a trovarsi anche 150 euro in meno rispetto allo scorso anno. Altri anche di più di questa cifra, altri qualcosa meno.
In realtà, la CGIA di Mestre aveva previsto un calo delle tredicesime compreso fra i 15 e i 74 euro di trattenute, cifre che però per alcuni si sono moltiplicate non di poco.
Tutta colpa dell’aliquota IRPEF impostata sul reddito, dice la CGIA di Mestre che offre un esempio valido riportato dal sito Gilda Venezia: “chi ha un reddito di 20 mila euro all’anno, senza familiari a carico, al posto dei 1.184,62 euro del 2006 si troverà 1.169,38 euro, con una perdita di 15,2 euro. Di circa 25 euro, invece, l’impoverimento della tredicesima per chi ha 23 mila euro di reddito con un figlio a carico. Mentre sale a 33,7 euro il decremento della tredicesima di chi percepisce un reddito di 30 mila euro e ha moglie e un figlio a carico. Se poi si arriva a redditi di 50 mila euro con moglie e figlio a carico, la tredicesima verrà ridotta di 46,5 euro. Circa 75 euro in meno, per coloro che dichiarano un reddito di 80 mila euro ed hanno moglie e due figli a carico”.

Sul cedolino anche il 20% del bonus merito dello scorso anno

In compenso, molti docenti che lo scorso anno sono stati assegnatari del bonus merito, stanno trovando sul cedolino il 20% residuo del bonus. Infatti, come scritto altre volte dalla nostra testata, lo scorso anno era stato versato ai vincitori del bonus premiale l’80% della somma totale, congelando il restante 20% in attesa del verdetto sull’inserimento dei precari all’assegnazione.
Come sappiamo, i giudici del Tar Lazio hanno respinto l’appello dei sindacati e pertanto, sono stati accreditate le somme residue sull’ultimo cedolino del 2017.

Fabrizio De Angelis

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