La ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha infatti detto: “La legge di Stabilità approvata dalla Camera dei Deputati lancia un segnale importante al mondo della Scuola, dell’Università e della Ricerca. E conferma che l’impegno del nostro Governo sul tema della conoscenza è di lungo termine, strutturale, permanente. Un impegno politico che era atteso da anni e che testimonia quale visione abbiamo del nostro Paese: un’Italia che possa valorizzare e attrarre i migliori talenti e che sappia mantenere i valori della Cultura, della Ricerca e dell’Istruzione al centro dell’agenda politica”.
“Il testo, grazie al lavoro del Governo e della maggioranza, è stato ulteriormente migliorato alla Camera, dopo i passi avanti già fatti al Senato. Penso, ad esempio, alle borse di studio: i 217 milioni che avremo a disposizione per il 2016 rappresentano un risultato storico, uno dei budget più alti degli ultimi venti anni. Questo grazie ai 55 milioni in più stanziati dalla legge. Stiamo dando spazio al merito con 500 cattedre di eccellenza per le Università, una misura del tutto inedita, e con un piano di assunzioni per giovani ricercatori negli Atenei (847) e negli Enti di ricerca (200) che si lega allo sblocco del turn over, per la prima volta dopo molti anni. Sono stati inoltre stanziati fondi per permettere alle Università di assumere docenti ordinari, attraverso un piano straordinario di reclutamento, e per incrementare la quota premiale degli Atenei. Ci sono misure specifiche a sostegno della Ricerca, penso al Piano di sviluppo dei piccoli satelliti”.
La legge di Stabilità 2016 “pone grande attenzione nei confronti dei giovani. Abbiamo voluto dare un segnale ad esempio agli studenti dei Conservatori, con un contributo di 1.000 euro per l’acquisto di uno strumento musicale. Una misura a cui tengo molto sono le borse per le specializzazioni mediche: d’ora in poi quelle messe a disposizione dallo Stato saranno 6.000 ogni anno; basta incertezze e variazioni al ribasso. I 500 euro di bonus per i neo diciottenni rappresentano una piccola rivoluzione: lo Stato incentiva il consumo culturale fra i giovani affidando loro un piccolo ma significativo budget. Non mancano misure per la Scuola, in particolare in materia di edilizia scolastica, come le deroghe ai vincoli di pareggio di bilancio degli Enti locali per interventi sulle strutture. Ci sono poi fondi per sostenere le famiglie bisognose nell’acquisto dei libri di testo, risorse per le paritarie e per portare la banda ultra larga nei nostri istituti per garantire il diritto ad internet ai nostri ragazzi e ai docenti. Chi pensava che con la Buona Scuola avremmo esaurito il nostro impegno nei settori di competenza del Miur si sbagliava. La conoscenza è un campo in cui questo Governo sta dimostrando di voler investire davvero”.
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