“Il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, quando ci ha ricevuto il 31 luglio, ci ha detto di essere favorevole al consenso informato dei genitori sulle attività che si svolgono nelle scuole frequentate dai figli, oggi, però, critica il Comitato Difendiamo i Nostri Figli che ha studiato i POF delle scuole di Bologna segnalando quelle (il 76%) che contengono progetti ispirati al gender o che potrebbero prestarsi a manipolazioni ideologiche in tal senso “: lo dice il Presidente dell’Associazione ProVita Onlus, esprimendo il suo disappunto per le dichiarazioni del Ministro Fedeli a proposito dello studio dei POF delle scuole di Bologna in cui sono stati evidenziati i “progetti gender”.
“Siamo davvero sorpresi per questa sua esternazione: i referenti locali hanno svolto un servizio utile per l’informazione delle famiglie. Il patto educativo tra genitori e scuola deve essere trasparente”, aggiunge: “Se l’Arcigay è referente di progetti che si implementano nelle scuole di Bologna, i genitori è giusto che lo sappiano, se vogliono che i loro figli vi partecipino”.
Sembra infatti che la ministra avrebbe assicurato sul fatto che i genitori devono essere informati sui progetti che i loro figli seguono a scuola:«Io credo che quello delle liste non sia un buon metodo. Liste poi di che cosa? Vadano a informarsi e a verificare»
E all’inizio dell’anno scolastico, il Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Bologna verificando e leggendo i POF e i PTOF delle scuole della città scopre che sono molti gli istituti dove ci sarebbero progetti “gender”.
In un secondo momento invece la ministra avrebbe criticato quella verifica.
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