Categorie: Attualità

Sull’uso dei cellulari a scuola

La notizia, se è vera e se effettivamente le cose sono andate come riportano le cronache, è di quelle da lasciare senza parole.
A Forlì un professore ritira il cellulare ad uno studente (e lo consegna all’ufficio di presidenza) e la famiglia si presenta a scuola con l’avvocato accusando di furto l’insegnante.
A questo punto la strada verso la totale “deregulation” del rapporto educativo è aperta.
Lo studente che prende un 4 in un compito perché ha copiato dal vicino di banco, si potrà presentare a scuola accompagnato da un legale che potrà a sua volta sostenere che in realtà non è vero niente e che anzi un’accusa del genere configura da parte del docente il reato di calunnia.
Oppure lo studente beccato a “farsi una canna” potrà farsi difendere da un avvocato che presenterà un ampio carteggio medico da cui emergerà che in realtà si trattava di una “fumata terapeutica”.
Ma forse, per evitare questi problemi, sarà opportuno che i consigli di istituto e i collegi dei docenti rivedano in fretta i propri regolamenti.
Lo schema base potrebbe essere questo
L’uso dei cellulari è consentito dovunque e anche durante le lezioni. Si sconsiglia però di usarli come corpo contundente (anche perché il cellulare potrebbe rompersi nello scontro con la testa del compagno di banco e i genitori potrebbero chiedere alla scuola di comprarne uno nuovo)
Se uno studente viene sorpreso a guardare filmati hard sul suo cellulare, si sospende la lezione, si collega immediatamente il telefonino alla LIM e si proietta il video a tutta la classe, facendosi 4 risate tutti insieme.
Sono vietati i voti inferiori al 6 perché potrebbero turbare l’equilibrio psicologico dei giovani e creare malumori in famiglia.
In caso di episodi di bullismo è bene evitare di informare la famiglia del “bullo”: padre e madre potrebbero reciprocamente accusarsi di errori educativi e se si dovesse arrivare ad un divorzio, la scuola potrebbe essere chiamata a pagare gli alimenti ad entrambi i genitori.
In caso di necessità la bandiera nazionale e quella europea esposte a scuola possono essere staccate dal loro supporto e usate come tovaglioli, fazzoletti e così via.
Ultimo articolo: a scuola è consentito fare di tutto tranne che imparare la buona educazione e regole della convivenza civile.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Borse di studio INPS, fino 10 mila euro per master e corsi di perfezionamento universitari: domande entro il 13 dicembre 2024

È rivolto ai dipendenti e pensionati pubblici, oltre che agli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale…

15/11/2024

Sciopero 15 novembre, gli studenti: “No ai tagli, sì all’educazione sessuoaffettiva”

Oggi migliaia di studenti sono scesi in piazza a Roma e Latina per manifestare contro…

15/11/2024

Posizioni economiche Ata, domande fino al 13 dicembre, tutte le novità: risponde l’esperta

Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…

15/11/2024

Consiglio di orientamento, parere del CSPI sul modello nazionale

Nella seduta del 12 novembre il CSPI ha espresso il parere sullo schema di decreto…

15/11/2024

Permessi studio, Agenda Nord e programma ITACA: scadenza 15 novembre

Oggi, 15 novembre, scadono i termini per presentare domanda per permessi studio, Agenda Nord e…

15/11/2024

Fondazione Giulia Cecchettin, alla Camera la presentazione con Valditara e Federica Pellegrini – DIRETTA 18 novembre ore 11,30

Lunedì 18 novembre, alle ore 11.30, nella Sala della Regina di Montecitorio si svolge la…

15/11/2024