Di fronte ad un governo che impone una vera e propria controriforma della scuola basata sul rafforzamento del potere dei dirigenti e sull’introduzione di modalità privatistiche di gestione della scuola formalmente pubblica, i sindacati rappresentativi, non si capisce di chi vista la mobilitazione della categoria contro il DDL Renzi Giannini, sforzandosi al massimo partoriscono uno sciopero di UN’ORA.
L’argomento accampato per giustificare una scelta siffatta è surreale: non si devono tediare le famiglie e gli studenti. Insomma per gli studenti ed i genitori, che fra l’altro hanno partecipato attivamente all’opposizione alle prove Invalsi dimostrando che sono ben più consapevoli della gravità della situazione di come li immaginano i dirigenti dei sindacati concertativi, sarebbero preoccupati NON per l’attacco alla scuola pubblica ma per un ritardo degli scrutini.
La CUB Scuola Università Ricerca conferma lo sciopero degli scrutini già indetto e invita i colleghi e le colleghe a mobilitarsi unitariamente al di là delle appartenenze sindacali, solo dimostrando NEI fatti la nostra opposizione alla politica governativa possiamo vincere.