Didattica

Summer learning loss, come contrastare questo fenomeno? Quali interventi? Il progetto Arcipelago Educativo 2023

Parte in questi giorni l’edizione 2023 del progetto che nell’anno scolastico 2022-23 ha raggiunto l’obiettivo di promuovere progressi in matematica e italiano equivalenti a 2 e 3 mesi e mezzo di scuola. Nell’estate del 2022 i promotori del progetto, Save the Children e Fondazione Agnelli, hanno realizzato con la collaborazione dell’IRVAPP (Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche), un’indagine sulla valutazione dell’impatto, che ha coinvolto gli studenti partecipanti al progetto e un analogo gruppo di controllo negli stessi contesti scolastici. La valutazione, ha puntato ad indagare la validità delle metodologie sul contrasto della perdita di apprendimenti nel periodo di chiusura estiva delle scuole.

È emerso un progresso stimato corrispondente a circa 2 mesi di apprendimento in Matematica e a 3,5 mesi in Italiano: chi non ha partecipato alle attività previste per l’intervento estivo ha perso terreno in tutti gli ambiti oggetto di valutazione (da molto poco in grammatica a molto in aritmetica), mentre chi ha partecipato alle attività di Arcipelago Educativo ha, invece, guadagnato sistematicamente, soprattutto nella comprensione dei testi, andando oltre alla sola compensazione delle perdite estive.

Summer learning loss

L’idea che è al centro di Arcipelago Educativo è quella di favorire l’apprendimento durante i mesi estivi, come forma di prevenzione alle potenziali difficoltà che studenti e studentesse incontreranno nel prossimo anno scolastico. Il progetto, co-finanziato, per il quarto anno consecutivo, da Save the Children e Fondazione Agnelli, vuole essere un intervento di contrasto del cosiddetto summer learning loss, ed è stato pensato per studenti che provengono da famiglie con un livello socio-economico basso o medio basso, in territori carenti o privi di opportunità educative e ricreative accessibili.

Il learning loss“, affermano i promotori del progetto, “è un fenomeno che tipicamente si manifesta nel periodo estivo, soprattutto a danno degli studenti più fragili, che hanno minori risorse educative e aiuto in famiglia. l’Italia, del resto ha una pausa estiva fra le più lunghe in Europa, con un’interruzione di 14 settimane. L’estate può invece rappresentare un’opportunità unica e preziosa per un’azione specifica di contrasto alla perdita di apprendimenti, di sostegno al suo recupero, di rinforzo della motivazione allo studio“.

I dati Invalsi

I dati Invalsi confermano che in Italia, nel 2022, circa 4 studenti su 10 non avevano raggiunto un livello adeguato di competenza alfabetica (38,6%) o numerica (43,6%) al termine della scuola secondaria di I grado, che nel Mezzogiorno riguarda rispettivamente il 46,7% (italiano) e il 56,4% (matematica) degli studenti. Inoltre, tra le bambine e i bambini di origine straniera, le percentuali salgono al 72% (italiano) e al 65,9% (matematica) nel caso della prima generazione, per attestarsi comunque appena sopra al 50% per entrambe le materie per i minori di seconda generazione.

I dati del progetto

Arcipelago educativo coinvolgerà oltre 540 bambine, bambini e adolescenti tra i 9 e i 14 anni, che frequentano 38 scuole di 17 Istituti Comprensivi in otto città: Torino, Milano, Venezia-Marghera, Aprilia (LT), Brindisi, Napoli, Rosarno (RC) e Palermo. Parteciperanno al progetto studenti e studentesse della scuola primaria (38%), della secondaria di I grado (62%), con una percentuale significativa di minori con background migratorio (43%).

Le attività

Il programma prevede 100 ore di intervento educativo in presenza a cui si aggiunge anche un tutoraggio personalizzato su obiettivi specifici individuati in stretta collaborazione con i docenti delle scuole del territorio dove Arcipelago Educativo si sviluppa.

Le attività previste dal progetto sono specifiche per il rafforzamento degli apprendimenti, in un contesto di gioco e divertimento. Per esempio, le abilità matematiche vengono sviluppate con gli sport di squadra, mentre le frazioni si studiano usando il domino. Per riflettere sulla lingua si potenzia lo studio e l’uso delle espressioni idiomatiche e la toponomastica del proprio quartiere è un’occasione per studiare la storia locale e nazionale; il safari urbano è invece l’occasione per andare alla ricerca della flora e della fauna cittadine, con uscite outdoor nella natura o in luoghi d’arte, che spesso bambini e bambine pur vivendo in quell’area e in quella città non conoscono.

Per saperne di più https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/progetti/arcipelago-educativo

Carmelina Maurizio

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