Un caso alquanto complesso: una docente di scuola primaria in Puglia avrebbe detto ad un genitore, secondo quanto riporta La Repubblica, alcune parole che non sono state certamente gradite. “Suo figlio è troppo bravo rispetto ai suoi compagni. Si deve impegnare di meno”.
“L’atteggiamento della docente è pericoloso”
Il caso è scoppiato lo scorso anno scolastico (2022-2023). Questo alunno ha sviluppato capacità superiori alla media dei suoi compagni. L’insegnante, intercettati malumori da parte dei suoi compagni di classe, avrebbe emarginato lo studente.
“Un atteggiamento, quello della docente, ritenuto anche molto pericoloso perché rischiava di compromettere il rendimento scolastico di mio figlio”, racconta il genitore, che ha notato un certo malessere nel figlio. Il padre ha cercato di verificare se questo derivasse dalla sua troppa bravura e si è presentato a scuola.
In un colloquio con l’insegnante, il genitore si è sentito rispondere che “il figlio era troppo bravo rispetto alla media dei suoi compagni e che si doveva applicare di meno perché destabilizzava il rendimento di tutti gli altri, suscitando anche qualche gelosia e qualche complesso di troppo”.
La docente ha sbagliato a frenare il ragazzo?
“Un comportamento censurabile – spiega il padre – perché la docente doveva essere in grado di elevare il rendimento dei compagni di mio figlio e non cercare di ‘frenare’ l’impeto e l’intelligenza di un ragazzo che ama scrivere quello che vede in giro”.
Dopo quel colloquio, i comportamenti in classe non sono cambiati, lo studente ha continuato a studiare avvertendo un clima di invidia nei suoi riguardi fin quando la docente, pare per altri motivi, è stata trasferita in un altro istituto.