Nell’anno scolastico 1998-99, prima dell’autonomia scolastica, cioè, quando i 10.839 capi d’istituto in servizio provenivano per concorso dai settori scolastici dove avevano operato come docenti, gli uomini erano 6.798 (62,7%) e le donne 4.041 (37,3%). Poi è arrivata l’autonomia scolastica che ha eliminato i limiti di settore, mentre la femminilizzazione avanzava ovunque.
Nel 2006-07 la percentuale femminile tra i dirigenti scolastici arriva complessivamente al 40%: nel 1° ciclo è del 47,3%, nel II ciclo di oltre il 26%. Ormai si prospetta imminente il superamento di genere anche tra i dirigenti scolastici. E nel 2015 il superamento è ampiamente avvenuto.
Tra i 7.448 dirigenti scolastici in servizio gli uomini si sono ridotti a 2.515, un terzo del totale, mentre le donne sono 4.933, pari al 66,2%. Nonostante questo superamento di genere non ci sono donne a capo delle molteplici sigle sindacali che raccolgono al loro interno i Dirigenti scolastici.
Visti i recenti episodi di violenza verbali da parte di un sindacato di Ds nei confronti di una Senatrice della Repubblica, forse eleggere una donna alla guida di questi sindacati potrebbe ingentilire i toni comunicativi.
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