Si attestano su cifre considerevoli gli studenti delle superiori a cui a giugno si “congela” il giudizio, in attesa che dimostrino di aver recuperato, durante l’estate, le carenze formative (il cosiddetto “debito formativo”) in una o più discipline: si tratta circa di un quarto, più o meno 600mila giovani. E molti di loro sono costretti a ricorrere alle tradizionali lezioni private.
Perché, per via della spending review, che ha dimzzato il Fis delle scuole, obbligandole a organizzare solo con sempre più difficoltà i corsi di recupero o gli sportelli didattici rivolti a gruppi eterogenei di allievi, introdotti nel 2007 dall’ex ministro Fioroni, i giovani con il “debito” sono costretti, giocoforza, a ricorrere alle tradizionali ripetizioni private.
{loadposition eb-motivare}
Scorrendo un approfondimento della redazione del portale specializzato Skuola.net, si scopre circa 1 studente su 3 la scorsa estate non ha ricevuto dalla scuola la possibilità di frequentare un corso di recupero; inoltre, ben il 60% – quindi oltre 350mila studenti – si è rivolto alle lezioni private.
“Di questi, il 43% ha dichiarato che i genitori non avrebbero badato a spese per pagare le ripetizioni (il mercato delle lezioni private in Italia, secondo il portale, genera un volume d’affari stimato tra i 500 e gli 800 milioni di euro).
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…
La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…
Un atto di generosità ha ridato lustro a una scuola di Barolo, a Torino. Un…
Una maestra di 48 anni accusata di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini di una…
In Liguria, l'anno scolastico 2024/2025 vedrà l'avvio del progetto "A Scuola con gli Animali", promosso…
Dopo il caso della docente di Martina Franca che ha organizzato un finto matrimonio con un…