Le ore eccedenti farebbero saltare la possibilità d’articolare la settimana dei docenti delle superiori su 5 giorni: lo dice Italia Oggi, che ha analizzato la normativa in materia.
In sostanza, sostiene il quotidiano economico, “accettare ore d’insegnamento in più rispetto all’orario d’obbligo contrattualmente sancito, modifica la condizione di partenza e preclude l’applicazione delle regole più favorevoli”. In pratica, “una volta superate le 18 ore (settimanali ndr), il diritto non sussiste” più.
Per completezza, anche l’articolazione dell’orario settimanale su cinque giorni va considerata una regola non fissa. Sempre Italia Oggi conferma che non c’è alcun “obbligo giuridico”, nemmeno in presenza dell’orario canonico. Perchè nel contratto nazionale si parla di possibilità e non di obbligo.
Solo che nelle scuole superiori, quella di sviluppare l’orario su 5 giorni, è diventata una consuetudine. La quale, qualora si decida di accettare uno ‘spezzone’ fino a 6 ore, per un numero complessivo di ore massime pari a 24, perde ora ogni efficacia.
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