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Superiori, partono in 100 ma arrivano solo in 69

Continua ad essere davvero troppo alto il numero di studenti che – per motivi personali, familiari, spesso per necessità di lavorare precocemente, ma per le influenze negative di particolari contesti sociali – lasciano la scuola superiore senza aver conseguito il diploma di maturità: in base a quanto pubblicato dal ministero dell’Istruzione, nel consuntivo delle scuole statali italiane riferito agli ultimi cinque anni scolastici, emerge che quasi uno studente ogni tre si iscrive ad un corso superiore – liceale, tecnico o professionale – ma non arriva a concluderlo. Rispetto all’anno scolastico 2005-06 si sono “persi” lungo la strada formativa il 30,81% degli iscritti, che corrispondono a 190.000 giovani tra i 14 ed i 19 anni (su circa 615.000 iniziali). Ed è bene sottolineare che si tratta di abbandoni effettivi, perché questi ragazzi non figurano nemmeno tra i ripetenti. L’unico dato positivo è che rispetto a cinque anni fa il numero di abbandoni si è ridotto di circa il 2%.
Come al solito, trattandosi di indicazioni nazionali, esistono sensibili diversità a livello di corsi d’istruzione e di aree geografiche esistono non poche differenze: nei licei, ad esempio, il tasso di dispersione scolastica si attesta attorno al 20%, anche se nell’ultimo quinquennio in questo genere di istituti si è assistito ad un incremento, pari al 4%, tutt’altro che trascurabile. Una tendenza che non riguarda, invece, i professionali, dove se ad oggi i giovani che lasciano sono ancora tantissimi (il 44%, quasi uno su due), sempre rispetto al 2005 si è registrato un incoraggiante riduzione di sei punti percentuali. Ancora diverso il caso degli istituti tecnici, dove il numero di studenti che lasciano i banchi di scuola (di poco superiore al 30%) appare invece più in linea con la media nazionale e si riduce in media di un punto e mezzo l’anno. Un quadro a “macchia di leopardo” contraddistingue anche gli abbandoni a livello regionale: si va dai record negativi della Sardegna (39%), della Sicilia al 37,5% e della Campania (35) fino ai riscontri più positivi di Marche ed Umbria. In queste ultime due regioni centrali su cento ragazzi iscritti cinque anni fa, nell’anno scolastico appena terminato ne risultavano presenti 77: con un tasso di abbandoni del 23%, che alla luce della situazione generale può ritenersi quasi soddisfacente.
Alessandro Giuliani

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