Sono addirittura 5 i mesi di mancato stipendio per i supplenti dell’area amministrativa delle scuole. Si tratta di supplenti brevi, ma non per questo non hanno gli stessi diritti degli altri, si trovano senza stipendio e le loro lamentele non vengono ascoltate da nessuno.
In redazione arrivano varie lamentele da parte di alcuni precari che si occupano di svolgere l’attività amministrativa per periodi anche piuttosto lunghi, come da ottobre 2021 a giugno 2022. C’è chi negli ultimi 5 mesi non ha percepito un euro di stipendio. Gli interessati hanno scritto diverse volte al Ministero dell’Istruzione per sapere qualcosa, ma, a loro dire, non avrebbero ricevuto risposta.
Gli stipendi del personale Ata, già sono veramente miseri, se poi non vengono pagati, allora il problema diventa ancora più grave. Lo stipendio base di un collaboratore scolastico per esempio è di 1.294 euro lordi al mese (circa 1.000 euro netti), cioè quasi 15.532 euro l’anno lordi.
Il personale amministrativo con la prima classe stipendiale, cioè con anzianità di servizio da 0 a 8 anni, guadagna circa 1.450 euro lordi al mese, che si trasformano in circa 1.200 euro netti, che all’anno corrispondono a 17.397 euro lordi.
Lo stipendio base mensile di un assistente tecnico è di 1.450 euro lordi al mese, cioè circa 1200 euro netti al mese, pari a 17.397 euro lordi l’anno.
Se i supplenti Ata, come c’è stato scritto, hanno 5 mesi di stipendi arretrati, dovrebbero avere restituiti circa 6.000 euro netti. Di questi tempi, con l’aumento dell’inflazione e dei carburanti, avere uno stipendio su cui contare è molto importante. Quindi speriamo che al più presto i supplenti brevi Ata vengano tutti retribuiti.
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