“Ritenere sufficiente il riallineamento dei pagamenti a gennaio, proseguono i sindacati, significa non aver chiaro che cosa comporti realmente, per i lavoratori e le loro famiglie, questa situazione, che per il numero di persone coinvolte si configura come vero e proprio dramma sociale. Incredibile che un Ministero che dovrebbe gestire l’innovazione di un sistema complesso come quello dell’istruzione non faccia fronte al più elementare dei suoi doveri, pagare i propri dipendenti, lasciando le segreterie alle prese con un sistema informativo pieno di falle”.
“Non siamo disposti a sopportare l’ennesimo rimpallo di responsabilità tra Miur e Mef: domani, concludono i sindacati nel loro comunicato, nell’incontro da noi richiesto con il ministro Giannini lo ribadiremo con forza, chiedendo soluzioni immediate che riportino al centro le persone e i loro diritti fondamentali, garantiti dalla Costituzione”.
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