Home Attualità Supplenti, per la DaD pc e tablet in comodato d’uso

Supplenti, per la DaD pc e tablet in comodato d’uso

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Gli insegnanti precari impegnati nella didattica digitale integrata o nella didattica a distanza potranno usufruire degli strumenti di lavoro forniti dalla scuola in comodato d’uso.

Lo prevede la nota ministeriale del 26 ottobre sulla didattica digitale integrata, che quindi ribadisce quanto previsto dalle linee guida della didattica digitale integrata.

Nessuno deve restare indietro

La nota in prima battuta scrive: “quanto agli strumenti di lavoro, resta fermo quanto già previsto dalle citate Linee guida. E’ doveroso, comunque, richiamare tutti all’esigenza di non lasciare alcun alunno indietro, sia dal punto di vista della comunicazione “scuola famiglia” e, laddove necessario, stabilendo i contatti con le singole famiglie, sia dal punto di vista dei device e della connettività”.

Il Ministero raccomanda a tal proposito che in subordine alla necessità di garantire la strumentazione adeguata agli alunni, e tenuto conto che il personale di ruolo può usufruire della Carta del docente, è opportuno che le istituzioni scolastiche attivino le verifiche delle effettive necessità del personale docente a tempo determinato, da poter assolvere attraverso lo strumento del comodato d’uso, al fine di essere comunque preparati ad ogni evenienza.

Si tratta di un punto rilevante dato che, durante il precedente lockdown i precari hanno dovuto sopperire di tasca propria alla situazione di emergenza, non avendo la carta del docente.

Il Ministero deve incrementare la dotazione di strumenti


Infine, l’amministrazione è “costantemente impegnata al fine di proseguire l’incremento della dotazione di strumentazioni tecnologiche e connettività, a favore del personale e degli studenti, attraverso una specifica disposizione contenuta nel decreto-legge 104/2020, che prevede un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro, a valere su risorse PON, nonché delle istituzioni scolastiche che ancora ne ravvisassero la necessità, anche attraverso ulteriori bandi PON in via di emanazione”.

LA NOTA DEL MINISTERO