Tornano le lamentele sugli stipendi dei supplenti: molti precari dicono che non hanno ancora visto nulla in busta paga.
Nonostante il decreto legge di qualche mese, ed il recente decreto ministeriale applicativo, ci sono ancora supplenti che non ricevono lo stipendio con regolarità.
Questa primavera, nel tentativo di mettere fine una volta per tutte ai ritardi nella liquidazione degli stupendi ai precari, il Governo aveva adottato un provvedimento di legge che – si diceva – avrebbe “inchiodato” dirigenti e uffici alle loro responsabilità.
In tal modo gli stipendi sarebbero stati erogati con puntualità svizzera.
In realtà le cose stanno andando un po’ diversamente.
Non conosciamo i dettagli della vicenda e quindi per ora possiamo solamente limitarci a formulare qualche ipotesi.
Il fatto è che va detto con chiarezza che i ritardi nei pagamenti sono dovuti solo in parte alla inefficienza degli uffici periferici; il problema è legato soprattutto al fatto che, soprattutto a fine anno, sul capitolo di spesa destinato ai pagamenti delle supplenze brevi e temporanee non sono più disponibili i fondi necessari.
Da tempo, infatti, il Governo risolve il problema con soluzioni tampone: con un decreto per aumentare la dotazione del capitolo oppure con il rinvio dei pagamenti all’anno successivo in modo da utilizzare le risorse disponibili sull’esercizio finanziario nuovo.
Non ne siamo sicuri, ma temiamo che anche quest’anno stia accadendo la stessa cosa.
Ed è ovvio che se non ci sono soldi non c’è decreto che tenga.
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