Successivamente il termine per le segreterie scolastiche fu prolungato al 30 dicembre 2013. L’amara sorpresa per i tanti DSGA e assistenti amministrativi ritornati in servizio è stata quella di trovare i piani di riparto azzerati e quindi, sostanzialmente, constatare che l’annuncio fatto dal competente ufficio del Ministero dell’Istruzione era stato disatteso.
Interpellati da un sindacato, i due ministeri si sono rimbalzati la palla delle responsabilità adducendo motivi tecnici e di bilancio alla base del mancato coordinamento nella tempistica dei procedimenti annunciati. Il 7 gennaio i supplenti con il loro vestito nero (gli iscritti del gruppo fb dei “Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro”) avanzarono al Ministro Saccomanni e al Ministro Carrozza la seguente proposta: pagare entro e non oltre la metà di gennaio tutti gli stipendi arretrati (settembre, ottobre e novembre 2013) e procedere entro il 23 gennaio al pagamento della mensilità di dicembre 2013.
Oggi siamo quasi alla fine di gennaio e i supplenti vestiti di nero rimasti senza uno o più stipendi del 2013 o senza tredicesima scrivono in rete: “E’ vero che il Miur e il Mef hanno risposto alle richieste dei “supplenti vestiti di nero” con un’emissione speciale per sanare gli arretrati 2013. E’ vero che molti di noi vedono i cedolini con esigibilità 27 gennaio. Ma è anche vero che in alcune province e istituti scolastici ci sono insegnanti supplente e, personale ATA che non sono stati ancora interamente retribuiti.
Per coloro che vogliano usufruire di assistenza legale gratuita per il recupero di arretrati e interessi, possono spedire una mail dalla propria casella “istruzione” all’indirizzo: stipendi-e-interessi@libero.it e riceveranno i recapiti, le istruzioni e la modulistica dell’avvocato (espertissimo in controversie con Miur e Mef). L’avvocato, a titolo personale e in piena autonomia da ogni organizzazione sindacale, sensibilizzato dall’iniziativa “supplenti vestiti di nero”, si è reso disponibile a procedere con le ingiunzioni di pagamento di stipendi e interessi di mora, senza far spendere un euro a nessuno e anticipando tutte le spese. Se non si risolvono con urgenza questi problemi, il vestito dei supplenti si farà sempre più nero, nero come il futuro di un Paese che non riesce a dare risposte certe a situazioni che hanno del paradossale.
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