Il prossimo settembre si prospetta analogo a quelli scorsi in fatto di nomine degli insegnanti. A fronte dei 94mila posti autorizzati dal Mef per le immissioni in ruolo, saranno alcune decine di migliaia le cattedre non assegnate per mancanza di candidati. Ricordiamo infatti che quest’anno, ad esempio, dalle Gps non avremo immissioni in ruolo e quindi contratti a tempo indeterminato, se non relativamente al sostegno.
Secondo i numeri del ministero dell’Istruzione a settembre potremo contare su 681.346 posti in organico di diritto. Il resto saranno posti a supplenza, che ancora una volta supereranno di molto le 200mila unità.
Intanto l’orientamento del Ministero in fatto di stabilizzazione precari continua a essere quello di prevedere anche per i docenti con tre anni di servizio percorsi di tipo concorsuale, piuttosto che percorsi snelli e preferenziali di immissione in ruolo, capaci di assorbire il precariato storico. Una questione sulla quale i lettori della Tecnica della Scuola si sono espressi più volte, anche in un recente sondaggio, chiedendo il doppio canale.
Così la direttiva europea 70 del 1999 continua a rimanere lettera morta (sebbene anche la Cassazione inizi produrre una giurisprudenza favorevole alle posizioni europee). In proposito va anche ricordato che “la violazione della clausola 5 della direttiva comunitaria 70/1999 non riguarda solo i 15mila docenti precari di Religione cattolica – come spiega il nostro direttore Alessandro Giuliani – il cui unico e ultimo concorso è addirittura del 2003, ma un numero ben superiore (dieci volte tanto!) di docenti, sempre con almeno 36 mesi di servizio alle spalle, che insegnano su cattedra comune”.
A tutto questo si somma il caos nelle Gps. Fa notare il segretario generale della Flc Cgil Campania, Ottavio De Luca: “Anche quest’anno per i precari della scuola sarà un’odissea. Non è stato possibile fare una valutazione attenta di tutte le domande, quindi, per chiudere in tempo, è stata fatta una ‘validazione massiva’. Questo comporta che le GPS, le Graduatorie Provinciali per le Supplenze, sono piene di errori, in positivo e in negativo e così, sulle assunzioni, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, pende una spada di Damocle”.
“Le scuole – continua il segretario campano – dovranno fare i controlli all’atto dell’assunzione e potranno emergere errori che invalideranno le nomine, con relativa necessità di sostituzione”.
“Nel frattempo, però – precisa De Luca – il docente che avrebbe potuto prendere la nomina, in quella sede, magari è stato nominato altrove. Ma ci saranno anche docenti che non verranno nominati e che avrebbero potuto esserlo, per errori che l’amministrazione non correggerà e che richiederanno l’intervento del Tar, con i suoi tempi, per risolvere la situazione. Insomma, questo determina anche un aumento del contenzioso”.
“Invece di semplificare le operazioni – conclude il segretario generale della Flc Cgil Campania – la situazione diventa sempre più caotica, determinando un grave danno ai docenti ma anche al corretto inizio dell’anno scolastico”.
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