E’ vero che a breve arriveranno i concorsi ordinari, quello relativo a infanzia e primaria che metterà a bando oltre 16 mila posti e quello per la secondaria, che invece ne metterà più di 48 mila. Ma le prove si svolgeranno in autunno e questo significa che le supplenze esploderanno il prossimo settembre, andando a toccare e probabilmente superare i 100 mila contratti a tempo determinato.
Supplenze: sarà boom a settembre
Nonostante per il prossimo anno scolastico siano previsti dei lievi aumenti di organico per i docenti, quest’anno, fra pensionamenti e mobilità, i numeri per le supplenze potrebbero davvero essere da capogiro: se a settembre 2018 l’anno scolastico è partito con 32.217 cattedre non assegnate ai ruoli, e con altri 56.564 posti liberi da assegnare a supplenza tra deroghe sul sostegno e organico di fatto, per quanto riguarda settembre 2019, in base alle stime sindacali, se ne dovrebbero aggiungere oltre 40.000 che si libereranno per effetto di ‘Quota100’. Tradotto nella pratica, ciò vuol dire che la continuità didattica sarà nuovamente a rischio.
I tempi dei concorsi non andranno a coincidere per ovvi motivi con le necessità del prossimo anno scolastico: le assunzioni dei quasi 70 mila posti delle procedure concorsuali saranno quindi previste a settembre 2020. Il quadro che ne viene fuori sarà il seguente: per l’anno prossimo si stringono i denti e si useranno tutti i precari disponibili. Ma dal 2020, con i neoassunti dei concorso scuola 2019, si intenderà dare una bella “batosta” al precariato. Almeno, queste potrebbero sembrare in estrema sintesi le tappe pensate a Viale Trastevere.
Certamente, avere la prospettiva di 100 mila supplenze non può essere sinonimo di soddisfazione, dato che, anche questo Governo, aveva proclamato di voler abbattere il precariato.
I precari di terza fascia ancora a supplenza. Poi il concorso scuola 2019
Pertanto, per quanto riguarda la scuola secondaria nello specifico, i precari di terza fascia, a cui il Governo sta pensando con un percorso più “agevolato” per il prossimo concorso in cui verrà dato valore al servizio, dovranno attendere ancora un’altro anno, almeno. Magari non attenderanno in panchina ma inizieranno l’ennesima stagione con contratti a termine.
Nel frattempo, come abbiamo anche scritto in precedenza, il Sole 24 Ore ha fornito qualche anticipazione: i posti principali saranno in Lombardia, Piemonte e Veneto, mentre le classi di concorso più gettonate sarebbero matematica e scienze (A028), italiano, storia, geografia (A022), discipline letterarie alle superiori (A012) e sostegno.
A proposito di sostegno, proprio nella giornata del 15 aprile sono partiti i test preliminari del Tfa sostegno, relativi alla scuola dell’infanzia e primaria. Bussetti ha fatto sapere anche che chi si specializzerà sul sostegno potrà partecipare al concorso, facendo intendere pertanto che al prossimo concorso scuola 2019, per i posti di sostegno, dovrebbero essere ammessi con riserva i corsisti che si specializzeranno entro febbraio 2020.