Cambia, dopo più di 20 anni, una norma importante in materia di supplenze contenuta nella legge 124 del 1999.
Lo prevede un emendamento al decreto scuola approvato in extremis nelle Commissioni riunite di Cultura e Lavoro.
Nuove regole in materia di supplenze
Le nuove regole sono finalizzate ad “ottimizzare l’attribuzione degli incarichi di supplenza”.
La legge 124, infatti, prevede che per il conferimento delle supplenze annuali e delle supplenze temporanee sino al termine delle attivita’ didattiche si utilizzino le graduatorie permanenti, diventate poi “ad esaurimento”.
Con il decreto scuola si stabilisce che “in subordine e a decorrere dall’anno scolastico 2020/2021, si utilizzano le graduatorie provinciali per le supplenze”, graduatorie istituite con una disposizione contenuta nello stesso emendamento.
Al fine di garantire la copertura delle supplenze il decreto istituisce “specifiche graduatorie provinciali distinte per posto e classe di concorso”, precisando che “una specifica graduatoria provinciale, finalizzata all’attribuzione dei relativi incarichi di supplenza, è destinata ai soggetti in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno”.
In base alle nuove regole i docenti delle graduatorie provinciali “individuano, ai fini della costituzione delle graduatorie di circolo o di istituto per la copertura delle supplenze brevi e temporanee, sino a 20 istituzioni scolastiche della provincia nella quale hanno presentato domanda di inserimento per ciascuno dei posti o classi di concorso cui abbiano titolo”.
Il decreto deve essere convertito in legge
La norma è contenuta appunto in un emendamento già approvato in Commissione, ma è bene ricordare che la prossima settimana il provvedimento dovrà andare in aula.
E, soprattutto, a partire dai primi giorni di dicembre dovrà iniziare il suo percorso al Senato.
La strada, quindi, è ancora lunga.