“Lei è convocato da questa istituzione scolastica per la stipula di un contratto a tempo determinato nel profilo di assistente amministrativo. Visti i tempi stretti per l’assegnazione della supplenza, qualora entro un’ora non dovesse pervenire una sua risposta affermativa, saremo costretti a ritenerla non interessata alla supplenza”. E’ accaduto più o meno a che questo nell’anno scolastico che ci stiamo mettendo alle spalle: la richiesta di aderire ad una convocazione per un contratto come Ata entro 60 minuti e per giunta via e-mail, come se un aspirante supplente sia obbligato ad andare in giro con il computer sotto gli occhi.
Quel che è grave è che il fatto non è isolato. La denuncia giunge dalla sezione dell’Anief di Biella, la provincia dove nel mese di aprile è stata inviata una proposta “di nomina per la copertura di una supplenza breve a mezzo e-mail con tempo di risposta, al fine dell’accettazione, entro un’ora dal ricevimento della stessa”.
Il fatto si sarebbe ripetuto qualche settimana fa, sempre in un istituto “delle valli biellesi. La scuola – spiega Il presidente regionale Anief Piemonte, Giuseppe Faraci – propone sempre via e-mail una supplenza breve dando un tempo massimo per accettare la nomina di un’ora. L’email viene inviata alle ore 12:36 con termine per la risposta fissato alle 13:36. Ad allarmarci ulteriormente – continua il sindacalista – è la circostanza che la dirigente scolastica di una delle due scuole è anche dirigente sindacale del comparto scuola e – secondo alcune indiscrezioni che ci auguriamo prive di fondamento – chi ha preso quella supplenza, l’unico a rispondere, parrebbe essere un suo collaboratore sindacale”.
Il timore del sindacato autonomo è che dietro alla convocazione lampo si nasconda la volontà di assegnare la supplenza ad un candidato “amico”. Rispettando così la graduatoria solo formalmente. Per il responsabile dell’Anief Piemonte c’è dell’altro: “la supplenza in questione è stata proposta per qualche giorno ma che, guarda caso, pare si protrarrà per tutto il mese luglio; secondo alcuni, i soliti maligni, potrebbe addirittura continuare anche ad agosto”.
Solo coincidenze? Pure illazioni? Forse. Ma il sospetto rimane. Per questo il sindacato ha chiesto al dirigente responsabile dell’ex provveditorato “di Biella – che sicuramente vorrà disporre anche i necessari accertamenti in ordine ai presunti favoritismi – di intervenire immediatamente nei confronti della scuola, affinché si interrompa il contratto stipulato e si ripetano le procedure di convocazione e di nomina secondo principi di ragionevolezza, garantendo un congruo lasso di tempo per la risposta. E contemporaneamente, inviare a tutte le scuole di Biella una comunicazione interna che, alla luce dei fatti sopra esposti, eviti il ripetersi di tale situazione”.
Certo, quello delle convocazioni rimane un problema non sempre di facile soluzione. In certi casi le convocazioni via telefono, la procedura più sicura, possono essere troppo lunghe e dispendiose. Gli sms non garantiscono la ricezione. Il fax non lo posseggono tutti gli aspiranti supplenti. Rimane però paradossale che nell’era di internet, delle risposte in tempo reale, possano ancora accadere queste cose.
Vuoi vedere che in certi casi il tradizionale telegramma, inviato ai primi 5-10 supplenti meglio posizionati in graduatoria, rimane l’uovo di colombo?