Attualità

Supplenze, c’è anche chi rifiuta: in Emilia Romagna 90 mila hanno detto no

La tegola delle supplenze 2020 caduta sulla scuola italiana quest’anno non è fatta solo di errori delle nuove graduatorie provinciali: sono migliaia i convocati che stanno rifiutando l’assunzione a tempo determinato.

In Emilia Romagna circa 90 mila no

Avevamo già riportato la situazione della provincia di Arezzo, oltre alla preoccupante vicenda di Milano. A quanto pare i problemi non mancano anche in Emilia Romagna, dove, a detta del direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Versari, oltre 90 mila docenti hanno rifiutato la supplenza: “Quindicimila persone su 108.000 hanno accettato. Vuol dire c’è stata quest’anno una preoccupazione, una complessità, una ritrosia per cui hanno accettato in pochi. Circa 90.000 persone hanno rifiutato“, tuona Versari, come si legge sull’agenzia Dire.

Un meccanismo complesso

Secondo il direttore dell’Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna, il problema è il meccanismo delle supplenze: “E’ chiaro che il meccanismo, di una complessità inenarrabile richieda un ripensamento, prima che da parte della politica, da parte della società”, dice Versari, che però lascia intravedere nel suo intervento a margine della presentazione della masterclass sulla didattica delle materie steam di Confindustria Emilia e Fondazione Golinelli anche qualcos’altro: “Il problema non è legato al numero di assunzioni, ma a un contesto che evidentemente ha reso le persone preoccupate di accettare la supplenza. So solo che, con meccanismo così complessi e numeri così alti, diventa tutto enormemente più complicato. Se ne può venire fuori in una sola maniera, con i concorsi”.

Tutta colpa del covid?

Come accennavamo in precedenza, delicata è la situazione a Milano, dove gli errori delle Gps e il sistema informatico in tilt, si sono uniti alle rinunce: nelle scuole primarie dei 3.500 candidati convocati solo 850 hanno accettato l’incarico proposto, con una quota di rinunce altissima.

Probabilmente in migliaia hanno deciso di non accettare la supplenza per paura di spostarsi dal proprio luogo di residenza: è noto come le cattedre scoperte al Nord vengano ogni anno assegnate nella maggior parte dei casi a insegnanti precari del Sud, che però quest’anno, forse, non se la sono sentita di intraprendere questo viaggio per paura del covid.

Fabrizio De Angelis

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024