C’è attesa per la circolare sulle supplenze, che, come abbiamo anticipato in un precedente articolo, potrebbe avere un capitolo più corposo per quanto riguarda la domanda di messa disposizione (MAD).
Infatti, considerato il numero di supplenze previste quest’anno, che potrebbero superare i 150 mila posti, nel caso di esaurimento anche delle graduatorie di istituto i dirigenti scolastici possono attingere dalla lista dei docenti disponibili ad assumere supplenze temporanee. Arrivano tantissime domande in redazione su questo tema: “Cos’è la messa a disposizione?”, “Come si deve inviare?”
Generalmente, ad inviare la domanda di messa a disposizione sono i laureati non abilitati, ovvero possono dare la propria disponibilità a coprire eventuali posti vacanti in qualità di supplenti tramite una semplice istanza da inviare alle scuole.
Infatti, la messa a disposizione, non è altro che una candidatura spontanea al fine di essere chiamati per sostituzioni, supplenze di breve durata e corsi di recupero.
La domanda di Messa a disposizione (MAD) deve essere redatta in modo formale e contenere i dati importanti del docente e può essere inviata alle scuole tramite:
– PEC
– Fax
– Raccomandata A/R
– Brevi manu
Bisogna però fare attenzione: la domanda per essere valida, deve essere inoltrata presso la sede dove è presente il dirigente scolastico e non alle sedi succursali o distaccate in cui lo stesso è reggente.
Inoltre, per scrivere una MAD efficace, è bene indicare con precisione i dati anagrafici, i titoli conseguiti e le esperienze eventuali maturate a scuola, oltre ovviamente ad indicare la classe di concorso.
Inoltre, consigliamo sempre di allegare alla MAD un CV formato europeo più altre eventuali certificazioni.
Per rispondere alla domanda “in quale regione o provincia conviene inviare la MAD”, rispondiamo che, in base a quanto ci risulta, al Nord sono molte le richieste di supplenze, specie in Piemonte, Lombardia e Veneto, ma non possiamo certo affermare che in quei territori è decisamente scontato ottenere una supplenza. Si tratta solo di indicazioni di massima, nessuna certezza.
C’è anche un’altra domanda: “quante MAD posso inviare?” La risposta è semplice: non esiste alcun limite di invio. Infatti, la nota MIUR n.1027/2009, ripresa anche dell’USP di Bari, ricorda che “la presentazione di tali istanze informali da parte di aspiranti, sia presenti in graduatorie di altra provincia che del tutto assenti, per non essere esplicitamente vietata dalle disposizioni vigenti né in alcun modo sanzionata, costituisce un semplice segnale di disponibilità per il quale non c’è alcun obbligo di presa in considerazione né di redazione di altra graduatoria da parte della scuola, rappresentando una semplice possibilità insieme ad eventuali altre, per la risoluzione eccezionale del problema del reperimento del supplente”.
Ciò vuol dire che chi è interessato a supplenze o corsi di recupero estivi, può inoltrare le domande di messa a disposizione senza alcuna limitazione.
Tuttavia le ultime circolari ministeriali sulle supplenze hanno espressamente posto un limite per gli specializzati sul sostegno: questi insegnanti possono inviare la domanda di messa a disposizione MAD per supplenze sui posti di sostegno, soltanto se non sono iscritti nelle graduatorie di istituto.
Al contrario, per i posti comuni, non vi è alcun limite se il candidato dovesse essere iscritto nelle graduatorie di istituto.
Alleghiamo a questo articolo un facsimile per presentare tramite posta certificata l’istanza di messa a disposizione per ottenere una supplenza tramite MAD.
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