Come abbiamo riportato in precedenza, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato la circolare annuale relativa alle supplenze per l’anno scolastico 2018/2019. La circolare riprende quasi per intero il regolamento delle supplenze del 2007, pur presentando diverse novità. Come sappiamo, è possibile inviare la messa a disposizione o MAD per ottenere una supplenza a scuola, che negli anni scorsi, in molte province, specie del Nord, sono divenute molto utili per l’assegnazione dei posti rimasti vuoti.
Il Miur, per quanto riguarda le supplenze, ha disposto che i dirigenti scolastici in seguito allo scorrimento delle tre fasce delle graduatorie d’Istituto per le supplenze, possano coprire i posti utilizzando in primis le graduatorie degli istituti vincitori e poi se non si sono trovati aspiranti alla supplenza potranno fare ricorso a personale, sempre fornito di titolo di studio idoneo, che abbia presentato istanza di messa a disposizione.
Ci arrivano spesso domande in merito di docenti iscritti in terza fascia che vorrebbero presentare MAD per province diverse da quelle in cui sono iscritti in graduatoria.
E’ necessario sottolineare che la domanda di messa a disposizione possono farla anche i docenti già inseriti per il triennio 2017/2020 in III fascia delle graduatorie d’Istituto che volessero chiedere scuole anche di altre province.
Infatti, a conferma di questo segnaliamo la nota MIUR n.1027/2009, ripresa anche dell’USP di Bari, che tenta di fare chiarezza, ricordando che “la presentazione di tali istanze informali da parte di aspiranti, sia presenti in graduatorie di altra provincia che del tutto assenti, per non essere esplicitamente vietata dalle disposizioni vigenti né in alcun modo sanzionata, costituisce un semplice segnale di disponibilità per il quale non c’è alcun obbligo di presa in considerazione né di redazione di altra graduatoria da parte della scuola, rappresentando una semplice possibilità insieme ad eventuali altre, per la risoluzione eccezionale del problema del reperimento del supplente”.
Invece, bisogna evidenziare che i candidati possono essere chiamati a lavorare come supplenti in un’altra provincia, tramite MAD, ma nel caso si accetti l’incarico, per quell’anno scolastico non sarà possibile accettare incarichi nella provincia di iscrizione in graduatoria di istituto.
I laureati non abilitati possono produrre domanda di Messa a disposizione, ovvero possono dare la propria disponibilità a coprire eventuali posti vacanti in qualità di supplenti tramite una semplice istanza da inviare alle scuole.
Infatti, la messa a disposizione, non è altro che una candidatura spontanea al fine di essere chiamati per sostituzioni, supplenze di breve durata e corsi di recupero.
La domanda di Messa a disposizione (MAD) deve essere redatta in modo formale e contenere i dati importanti del docente e può essere inviata alle scuole tramite:
– PEC
– Fax
– Raccomandata A/R
– Brevi manu
La domanda per essere valida, deve essere inoltrata presso la sede dove è presente il dirigente scolastico e non alle sedi succursali o distaccate in cui lo stesso è reggente.
Inoltre, per scrivere una MAD efficace, è bene indicare con precisione i dati anagrafici, i titoli conseguiti e le esperienze eventuali maturate a scuola, oltre ad indicare la classe di concorso.
Inoltre, consigliamo sempre di allegare alla MAD un CV formato europeo più altre eventuali certificazioni.
In realtà, non esiste realmente un territorio con più posti vacanti di un’altra o comunque non esistono reali metodi per quantificare ciò.
In base a quanto ci risulta, al Nord sono molte le richieste di supplenze, specie in Piemonte, Lombardia e Veneto, ma non possiamo certo affermare che in quei territori è decisamente scontato ottenere una supplenza. Si tratta solo di indicazioni di massima, nessuna certezza.
FACSIMILE DEL MODELLO DI DOMANDA PER LA MESSA A DISPOSIZIONE
Alleghiamo a questo articolo un facsimile per presentare tramite posta certificata l’istanza di messa a disposizione per ottenere una supplenza molto spesso annuale.
DOMANDA DI MESSA A DISPOSIZIONE
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