Abbiamo già parlato dei problemi delle cattedre libere al nord, specie sui posti di matematica e sostegno, creando un vuoto che i dirigenti scolastici non sanno come gestire in alcuni casi.
Nonostante le immissioni in ruolo di quest’anno, gli studenti anche quest’anno si troveranno di fronte moltissimi supplenti, in tutto si stima circa 100 mila e continuano a non bastare, nemmeno scorrendo le graduatorie di istituto.
Per tale motivo, i dirigenti scolastici spesso conferiscono incarichi temporanei utilizzando le MAD, le domande di messa a disposizione prodotte e inviate da aspiranti docenti sprovvisti di abilitazione.
Chi può produrre una MAD?
I laureati non abilitati possono produrre domanda di Messa a disposizione, ovvero possono dare la propria disponibilità a coprire eventuali posti vacanti in qualità di supplenti tramite una semplice istanza da inviare alle scuole.
Infatti, la messa a disposizione, non è altro che una candidatura spontanea nella speranza di essere chiamati per sostituzioni, supplenze di breve durata e corsi di recupero.
Come presentare la MAD?
La domanda di Messa a disposizione (MAD) deve essere redatta in modo formale e contenere i dati importanti del docente e può essere inviata alle scuole tramite:
– PEC
– Fax
– Raccomandata A/R
– Brevi manu
La domanda, è bene segnalare, deve essere inoltrata presso la sede dove è presente il dirigente scolastico e non alle sedi succursali o distaccate in cui lo stesso è reggente.
Inoltre, per scrivere una MAD efficace, è bene indicare con precisione i dati anagrafici, i titoli conseguiti e le esperienze eventuali maturate a scuola, oltre ad indicare la classe di concorso. Inoltre, è consigliabile allegare alla MAD un CV formato europeo più altre eventuali certificazioni.
Quante MAD posso inviare?
Ricordiamo che non esiste un limite di scuole a cui inviare le MAD, ma è consigliabile scegliere una provincia d’interesse e inviare le domande presso tutte le scuole in cui si desidera insegnare.
Dove posso inviare la MAD?
In realtà, non esiste realmente un territorio con più posti vacanti di un’altra o comunque non esistono reali metodi per quantificare ciò.
In base a quanto ci risulta, al Nord sono molte le richieste di supplenze, specie in Piemonte, Lombardia e Veneto, ma non possiamo certo affermare che in quei territori è decisamente scontato ottenere una supplenza, dato che per alcune classi di concorso e in altre regioni, si può “pescare” bene.
ECCO IL MODELLO DI MESSA A DISPOSIZIONE (SCARICA)
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