Nomine dei docenti in ritardo, una parte del personale senza Green pass, trasporti pubblici non più incrementabili, fasce orarie doppie alle superiori, gratuità del tampone solo ai non vaccinati ‘fragili’, spazi aggiuntivi solamente se concessi dalle diocesi, sicurezza assicurata attraverso mascherine e igienizzazioni, non più con il distanziamento fisico. Sono alcuni dei punti salienti che stanno caratterizzando questo inizio di anno scolastico, a pochissimi giorni ormai dall’inizio delle lezioni, e che fanno tanto discutere. Una delle Regioni dove le novità introdotte dal governo non sembrano di facile attuazione è il Lazio. Ne abbiamo parlato con Saverio Pantuso, segretario regionale Lazio Uil Scuola.
Nelle passate settimane, quante immissioni in ruolo sono state fatte a Roma e nel Lazio?
Non abbiamo dati definitivi, perché l’Usr non li ha forniti nonostante siano stati chiesti. All’incirca dovrebbero essere circa 6.000, tutti da verificare soprattutto gli immessi in ruolo da Gps prima fascia, articolo 59 comma 4, dove però sono stati riscontrati e segnalati molti errori.
Qual è la situazione supplenze a Roma e nel Lazio? Quali sono i problemi che stanno caratterizzando questo inizio d’anno scolastico?
C’è una situazione emergenziale, mancano oltre 4.000 posti da coprire, doppi ingressi per la scuola secondaria, nonostante come segreteria regionale Uil Scuola abbiamo chiesto al direttore generale del Lazio di lasciare l’autonomia alle singole scuole per gli ingressi dove è possibile. Vi sono migliaia di cattedre scoperte, con improponibili tempi tecnici per le supplenze, le cui assegnazioni, lo scorso anno, sono continuate fino a marzo.
I nodi sono da sciogliere anche per amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici?
Sì, manca il personale Ata in molte istituzioni scolastiche, e alla data odierna nonostante lo sforzo immane degli Uffici scolastici del Lazio, a cui va tutta la nostra incondizionata gratitudine, sempre in prima linea nei mesi che dovrebbero essere dedicati al riposo feriali, non sono state pubblicate le assegnazioni per i supplenti. Inoltre, con buona pace delle norme sui concorsi in tempi rapidi, vorrei ricordare che il primo concorso pubblico ordinario per DSGA, indetto, dopo decenni, nel 2018 ed iniziato nel 2019, nel Lazio ultima regione d’Italia ha visto la nomina dei vincitori solo pochi giorni fa. Questi sono i fatti, ben lontani dalle “belle parole”.
Ci sono stati casi di docenti e Ata senza Green pass che non sono stati fatti entrare a scuola?
Si, si tratta sia di docenti sia di personale Ata, ma a quanto ci risulta si tratterebbe di un numero di casi molto limitato.
Anche quest’anno, malgrado il Covid-19, ci sono tante classi con oltre 28 alunni: Pantuso, ce lo conferma?
Molti istituti nel Lazio hanno delle classi che superano di gran lunga i 28 studenti. È ormai un annoso problema che ci trasciniamo da anni senza nessuna volontà d’intervento.
Si è parlato tanto di accordi con i prefetti ed enti locali per garantire trasporti aggiuntivi al fine di portare gli studenti a scuola: le risulta che a Roma sia stato fatto?
Sì, è stato fatto un accordo con la Regione Lazio, così come nel precedente anno scolastico. Segnalando le peculiarità di alcune aree, abbiamo chiesto di prestare maggiore attenzione alle richieste delle istituzioni scolastiche