Pure quest’anno la procedura automatizzata on line utilizzata dal ministero dell’istruzione per assegnare le supplenze dei docenti ha prodotto “migliaia di errori nell’assegnazione delle cattedre poiché l’algoritmo, come era accaduto nel 2022, non ha tenuto in considerazione alcuni parametri, con il risultato che molte cattedre sono state assegnate a chi aveva meno titoli rispetto ai colleghi”. Lo sostiene l’Alleanza Verdi Sinistra – primi firmatari Franco Mari ed Elisabetta Piccolotti – rivolgendosi al ministro Giuseppe Valditara con un’interrogazione parlamentare al Governo Meloni, portando in questo modo in Parlamento le proteste di diversi supplenti primi in graduatoria che si sono sentiti danneggiati.
“Vogliamo sapere dal governo – si legge nell’interrogazione – quali iniziative urgenti intenda assumere per porre rimedio agli errori prodotti dall’algoritmo nell’assegnazione delle cattedre da graduatorie provinciali per le supplenze al fine di consentire un corretto avvio dell’anno scolastico senza penalizzazioni per insegnanti, alunni, famiglie e qualità dell’insegnamento”.
“Secondo i dati della Flc Cgil – si legge nell’atto ispettivo – sono circa 100mila le cattedre da assegnare tra le supplenze e altri 80 mila posti in deroga per il sostegno e la domanda andava presentata online entro il 31 luglio”.
Verdi Sinistra ricordano, in conclusione, che “visto il caos generatosi lo scorso anno scolastico, le organizzazioni sindacali avevano segnalato diversi malfunzionamenti avanzando puntuali osservazioni e proposte di soluzione dopo i contenziosi nati da evidenti errori dell’algoritmo, ma il ripetersi dei medesimi errori lascia immaginare che il ministero non abbia provveduto, quantomeno non in modo esaustivo, ai dovuti interventi di manutenzione dell’algoritmo”.