Una delle domande più frequenti che riceviamo in redazione è quella sul corretto utilizzo del personale docente su potenziamento ai fini delle supplenze.
Abbiamo più volte detto che per coprire i vuoti in organico, non oltre 10 giorni consecutivi, la scuola ha facoltà di utilizzare anche il docente “potenziato”. A patto, però, che il suo insegnamento sia in linea con quello del posto vacante. Per intenderci, nella secondaria, ad esempio, non si può individuare un docente di italiano per coprire una classe scoperta che deve fare matematica.
Ora, anche la Uil Scuola, attraverso delle FAQ, chiarisce che “il dirigente scolastico può effettuare sostituzioni di docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a 10 giorni con personale dell’organico dell’autonomia, in possesso del titolo di studio di accesso”.
E’ un requisito imprescindibile, a chiara salvaguardia della didattica e degli alunni. Ma che, almeno in base a quanto viene denunciato da diversi docenti “potenziatori”, invece no viene sempre adottato.
{loadposition eb-stato-giuridico}
{loadposition facebook}
Dal 12 novembre scorso sono aperre le iscrizioni alle Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti per l’anno…
La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai…
Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…
Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…
Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A…