Attilio Fratta, presidente del sindacato nazionale dei presidi Dirigentiscuola, polemizza con il ministero dell’Istruzione in tema di reclutamento d’inizio anno: “Le cattedre dall’inizio delle lezioni sono coperte ma da chi? Da personale di ruolo, da precari, da supplenti e dalle MAD, ovvero messe a disposizione. Il vero problema è che copriamo i buchi senza verificare il possesso delle competenze culturali e professionali; continuiamo a volere e creare precariato per poi immettere in ruolo coloro che hanno prestato servizio per almeno tre anni previo pseudo concorso riservato o sanatorie per verificare le competenze“.
“È deprimente – continua – assistere ogni anno a questo spettacolo frutto del consolidato patto scellerato”.
“La soluzione sarebbe semplice – suggerisce facendo riferimento allo stato di cose all’estero – ad ogni istituzione scolastica viene assegnato un contingente aggiuntivo utilizzato anche per la sostituzione dei colleghi assenti”.
E denuncia altre criticità di organico: “Gravissima la carenza di personale amministrativo e il sistema di reclutamento con i quale si consente il passaggio anche da collaboratore a assistente amministrativo e a DSGA. Il tutto senza verifica delle competenze; e ancora più assurda la mancata assunzione dei 489 dirigenti nelle istituzioni neo dimensionate”.
“Ad aprile – precisa, sempre sulla questione dei 489 dirigenti – il Ministro firma il decreto dell’organico dei dirigenti scolastici che prevede anche i 489 posti; il decreto registrato dalla Corte dei conti non viene mai pubblicato; nel corso dell’informazione inerente i criteri degli affidamenti degli incarichi il Ministero non fa alcun cenno dei 489 posti”.
Ecco perché – spiega – “Dirigentiscuola non firma il verbale del confronto”.
“E oggi – conclude Fratta- gli stessi che hanno firmato il verbale hanno il coraggio di lamentarsi per la mancata assunzione di circa 500 dirigenti?”
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