Si è concluso il sondaggio condotto sulla nostra pagina Facebook allo scopo di rilevare la preferenza dei lettori in merito al sistema migliore da adottare per il conferimento delle supplenze scuola, ovvero fra la chiamata tramite graduatoria di istituto, procedura trasparente, e la chiamata diretta, strumento invocato da alcuni presidi in quanto più preciso e mirato a loro parere.
Ecco il risultato del sondaggio:
A quanto pare, meglio utilizzare il vecchio e caro metodo delle graduatorie di istituto per la nomine delle supplenze: lo pensa il 68% degli intervenuti: per loro quindi il sistema funziona e molti dirigenti e docenti pensano che il meccanismo delle graduatorie sia una selezione trasparente, regolare e che tiene conto di vari aspetti del curriculum di un docente. Con la graduatoria di istituto il Dirigente scolastico non può chiamare chi vuole lui a prescindere dal punteggio, ma è vincolato a seguire la posizione di graduatoria di ogni singolo aspirante alla nomina.
Per una minoranza invece, il sistema graduatorie non funziona: Ecco come commenta una lettrice: “è farraginoso e non garantisce per nulla la disponibilità del docente convocato che, utilizzando tutte le prerogative previste dal CCNL tende ad aspettare la chiamata migliore rinviando, a volte pretestuosamente, la presa di servizio. Questa modalità, ampiamente utilizzata, rallenta tutte le chiamate successive, bloccando di fatto la copertura delle classi. Gli istituti che hanno molto personale da nominare sono in condizioni di non poter garantire il servizio anche per tempi lunghi. L’accesso alle mad può agevolare l’arrivo in cattedra in tempi brevi e, in alcuni casi, garantire quella continuità didattica che nessuna graduatoria riesce a permettere, con discapito della formazione degli studenti e difficoltà nella gestione del servizio”.
In questo breve sondaggio è emersa comunque la volontà di preferire le nomine delle supplenze tramite graduatorie di istituto e non la chiamata diretta.
Tuttavia, questo non vuol dire che il problema con le nomine da graduatoria non esista del tutto, dato che si verifica negli ultimi anni il paradosso che molti candidati in graduatoria di istituto, magari con abilitazione, non riescono ad accedere alle supplenze, mentre con le MAD, magari presso le scuole di periferia, molti candidati, anche privi dell’abilitazione, ottengono supplenze temporanee, se non addirittura annuali in alcune circostanze.
Serve dunque una revisione del sistema attuale forse, perchè trasparenza e chiarezza non possono andare sempre bene dato che i tempi lunghissimi di assegnazione delle supplenze e questi paradossi elencati non possono restare per sempre.
Sul tema, come abbiamo riportato in precedenza, c’era stata la proposta del sottosegretario all’Istruzione, Lucia Azzolina, di intervenire proprio sulle graduatorie di istituto: “Vorremmo realizzare la trasformazione delle graduatorie di istituto in graduatorie provinciali, solo ed esclusivamente per le supplenze. Solo ed esclusivamente per le supplenze, non per ottenere i contratti a tempo indeterminato. Questo consentirà di velocizzare le operazioni di conferimento delle supplenze, garantendo di avere ogni anno subito i docenti nelle classi e di alleggerire il lavoro delle segreterie scolastiche”.
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