Ci scrive il coordinatore regionale della Gilda insegnanti della Calabria, il prof. Antonino Tindiglia per rispondere ad un quesito tecnico sulla surroga delle RSU.
Quesito sulle surroghe RSU
In un grande istituto scolastico del catanzarese una parte della componente la RSU di Istituto va in pensione, a norma di regolamento deve essere surrogata.
Il DS, visto, tenuto conto, considerato, ne DECRETA la surroga.
Si chiede se il DS ha visto bene, ha tenuto conto, ha considerato correttamente, può DECRETARE in materia?
Normativa di riferimento per la risposta
Nella circolare ARAN n° 1 del gennaio 2018 al § 15. Compiti delle amministrazioni, si legge:
“L’amministrazione deve favorire la più ampia partecipazione dei lavoratori alle operazioni elettorali, informandoli tempestivamente, anche con proprie iniziative assunte nei modi ritenuti più idonei, dell’importanza delle elezioni, facilitando l’affluenza alle urne mediante una adeguata organizzazione del lavoro. L’amministrazione è, altresì, chiamata a dare il proprio supporto logistico, attraverso il massimo sforzo organizzativo, affinché le votazioni si svolgano regolarmente, con l’avvertenza che, essendo le elezioni un fatto endosindacale, la stessa non può entrare nel merito delle questioni relative alle operazioni elettorali in quanto esonerata da ogni compito avente natura consultiva, di verifica e controllo sulla legittimità dell’operato della Commissione e sui relativi adempimenti elettorali.
Omissis
L’amministrazione, che concorda gli adempimenti con le organizzazioni sindacali e poi, una volta insediata, con la Commissione elettorale, dovrà fornire la propria collaborazione curando tempestivamente tutti gli atti di pertinenza che, oltre alla consegna degli elenchi degli elettori, sono:
• la messa a disposizione: -del locale per la Commissione elettorale; -dei locali per il voto; -del materiale cartaceo o strumentale (anche informatico) per lo scrutinio (matite, urne, …); -della stampa del “modello” della scheda predisposta dalla Commissione elettorale; -della stampa delle liste dei candidati da affiggere all’ingresso dei seggi;
• curare la sicurezza e sorveglianza dei locali dove si vota specie dopo la chiusura;
• curare l’integrità delle urne sigillate fino allo scrutinio utilizzando ogni mezzo utile a disposizione. L’amministrazione ha l’obbligo di consentire ai componenti delle Commissioni elettorali l’assolvimento dei propri compiti utilizzando ogni forma di flessibilità nell’organizzazione del lavoro (vedi § 9)”.
L’art. 7 della parte I dell’Accordo quadro del 7 agosto 1998 prevede che “in caso di dimissioni di un componente lo stesso sia sostituito dal primo dei non eletti appartenente alla medesima lista. Le dimissioni devono essere formulate per iscritto alla stessa RSU e di esse, contestualmente al nominativo del subentrante, va data comunicazione al servizio di gestione del personale e ai lavoratori mediante affissione all’albo. Non deve essere inviata alcuna comunicazione all’Aran”(orientamento ARAN http://bit.ly/1Ocgdff). Sarà cura
della RSU dimissionaria (salvo i casi di pensionamento e trasferimento) avvisare la RSU e la Dirigenza della propria decisione; sarà cura della RSU procedere alla surroga tenendo conto che tutti i materiali e tutti i verbali (con l’indicazione dei voti e dei candidati) sono conservati nelle Scuole: la trasmissione all’ARAN era infatti esclusivamente per via informatica”.
La circolare ARAN paragrafo 15 ed il CCNQ articolo 7 non vengono citate nel decreto emesso dal DS.
Risposta al quesito
Per quanto sopra, indicare la risposta esatta:
1) Il decreto del DS è corretto;
2) Il decreto del DS è errato
3) Il decreto del DS è illegittimo in quanto nelle procedure elettorali e nella nomina, sostituzione, decadenza delle RSU, l’amministrazione non ha alcun titolo a decretare in quanto sono procedure endosindacali.
Risposta esatta:
la n. 3
Aggiungo, conclude Antonino Tindiglia, che ho rilevato un comportamento analogo diffuso in tutta Italia da parte dei DS. Quanto sopra per segnalare ancora una volta il grado di illegalità (intesa nel senso del non rispetto delle norme) che vige nelle scuole italiane.