“I bambini che risiedono senza permesso di soggiorno hanno diritto all’educazione”, dalla materna fino al liceo, ha indicato il governo in un comunicato.
Nel regno di Svezia, dove per qualsiasi procedura amministrativa è necessario presentare un numero personale di identità, di cui gli stranieri irregolari non dispongono, questo non verrà richiesto ai loro figli per accedere a scuola. La nuova normativa cancella anche l’obbligo per le scuole di avvisare la polizia nel caso ricevano domande di iscrizione per bambini senza documenti.
Il governo svedese prevede un bilancio annuale di 50 milioni di corone, pari a 5,7 milioni di euro, a partire dal 2014, per andare incontro ai comuni che accoglieranno questi bambini, che si stima siano tra i 2.000 e i 3.000.
“A tutti i bambini deve essere garantito il diritto di andare a scuola (…) e il loro diritto diventerà legge”, ha sottolineato il ministro dell’Educazione, Jan Bjoerklund, nel corso di una conferenza stampa. Per i bambini senza documenti andare a scuola “significa essere normali, avere stabilità, seguire una routine in una vita solitamente precaria”, ha aggiunto la portavoce dei Verdi, Maria Ferm.
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