La ragazzina non mangiava da due giorni, a casa mancano i riscaldamenti e per lavarsi doveva usare l’acqua fredda: sono stati dunque gli stenti e la miseria a causare il grave stato di prostrazione fisica che ha fatto svenire una ragazzina che frequenta una scuola media di Udine.
La storia orribile la racconta il Messaggero Veneto che ha ascoltato il dirigente scolastico: «Non è la prima volta che capita: di bambini che vivono senza riscaldamento o senza un piatto caldo, o non hanno i soldi per pagare i buoni pasto della mensa ce ne sono anche a Udine, e non solo qualcuno, solo che queste situazioni non vengono quasi mai denunciate. A volte ne siamo a conoscenza e cerchiamo di dare una mano, per quanto possiamo, alle famiglie di questi minori, ma in altri casi, se i ragazzi non trovano in noi il canale giusto per parlare e confidarsi, può capitare che alcune situazioni sfuggano».
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«Non è l’unico caso che si verifica e negli ultimi anni sono, purtroppo, sempre più frequenti. Noi cerchiamo il dialogo con le famiglie e vogliamo aiutarle, ove possibile, ma si tratta di realtà delicate, in cui spesso anche gli stessi genitori non si affidano ai servizi per un senso di vergogna e pudore, e ignorano le agevolazioni e i supporti sui quali possono invece contare per ricevere qualche sussidio. Ci vorrebbe maggiore conoscenza di questi aspetti». Per il dirigente , «servirebbe una lista degli uffici e delle soluzioni alle quali ci si può rivolgere per richiedere cibo, indumenti o aiuti, così da agevolare anche le persone che non sono a conoscenza di queste possibilità».
La ragazzina è svenuta sotto gli occhi di compagni e insegnanti. Soccorsa dal 118, i medici si sarebbero accorti subito che aveva bisogno di essere riscaldata e nutrita.