In Italia il tasso di abbandono scolastico e mancato raggiungimento dei titoli di studio è davvero ancora troppo alto, quasi il doppio di quel 10 per cento che ci indica l’Unione Europea. Dei piccoli segnali di miglioramento però ci sono e occorre insistere. Anche per questo motivo, l’11 giugno il Cipe ha dato il via libero allo sblocco e alla programmazione di risorse del fondo Sviluppo e coesione per il Sud: si tratta di un impegno importante, perché complessivamente ammonta a quasi 1,4 miliardi di euro. Di questi, circa un quarto sono stati assegnati sulla base del cosiddetto “merito”, ovvero, del grado di avvicinamento delle rispettive Regioni agli obiettivi a suo tempo fissati per 11 distinti indicatori di qualità del servizio. Ed uno degli indicatori è, appunto, quello del numero in decremento degli abbandoni scolastici.
“Le risorse assegnate in base al merito – ha spiegato lo stesso Comitato interministeriale per la programmazione economica – ammontano complessivamente a circa 326 milioni di euro. Si tratta dei premi intermedi del sistema degli obiettivi di servizio, assegnati alle 8 Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) in relazione ai risultati conseguiti entro la fine del 2010 sulla base di indicatori di risultato relativi a istruzione, servizi di cura per l’infanzia e gli anziani, raccolta dei rifiuti, servizi idrici”.
Tra gli indicatori della qualità dei servizi, che non comprende solo l’istruzione ma diversi altri come l’assistenza sociale e la raccolta differenziata, figura anche lo sviluppo degli asili nido: a cospetto del 30 per cento indicato dall’Ue, in Italia ci sono diverse zone del Sud dove usufruiscono dei nidi comunali o statali nemmeno il 10 per cento dei bimbi fino a tre anni. Tra l’altro pagando delle rette, legate allo stato economico e patrimoniale delle famiglie, spesso tutt’altro che simboliche.
“Le risorse assegnate in base al merito – ha spiegato lo stesso Comitato interministeriale per la programmazione economica – ammontano complessivamente a circa 326 milioni di euro. Si tratta dei premi intermedi del sistema degli obiettivi di servizio, assegnati alle 8 Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) in relazione ai risultati conseguiti entro la fine del 2010 sulla base di indicatori di risultato relativi a istruzione, servizi di cura per l’infanzia e gli anziani, raccolta dei rifiuti, servizi idrici”.
Tra gli indicatori della qualità dei servizi, che non comprende solo l’istruzione ma diversi altri come l’assistenza sociale e la raccolta differenziata, figura anche lo sviluppo degli asili nido: a cospetto del 30 per cento indicato dall’Ue, in Italia ci sono diverse zone del Sud dove usufruiscono dei nidi comunali o statali nemmeno il 10 per cento dei bimbi fino a tre anni. Tra l’altro pagando delle rette, legate allo stato economico e patrimoniale delle famiglie, spesso tutt’altro che simboliche.
Secondo il Cipe, comunque i risultati raggiunti negli ultimi anni sono confortanti: “particolarmente significativi – spiega il Comitato – sono i progressi conseguiti mediamente nel Mezzogiorno nella riduzione dell’abbandono prematuro degli studi e della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, mentre miglioramenti importanti nella percentuale di bambini 0-3 anni presi in carico in nido e nell’assistenza domiciliare integrata agli anziani sono circoscritti ad alcune regioni e, all’interno di esse, ad alcune province”.
Sia le risorse assegnate in base al merito, sia le altre potranno essere utilizzate per finanziare interventi nell’ambito degli stessi servizi sopra indicati, secondo le regole del Piano di Azione coesione, aggiungendosi alle risorse regionali e centrali che si stanno investendo in questi ambiti.
Sempre il Cipe ha comunicato, inoltre, che “a valere sul predetto importo di 700 milioni di euro, su proposta delle otto regioni del Mezzogiorno, d’intesa con il ministro per la Coesione territoriale, a seguito dell’intesa raggiunta dalla Conferenza Stato-Regioni del 6 giugno 2012, ha assegnato 50 milioni di euro a favore di interventi per gli edifici scolastici danneggiati dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio scorso”.
Sempre il Cipe ha comunicato, inoltre, che “a valere sul predetto importo di 700 milioni di euro, su proposta delle otto regioni del Mezzogiorno, d’intesa con il ministro per la Coesione territoriale, a seguito dell’intesa raggiunta dalla Conferenza Stato-Regioni del 6 giugno 2012, ha assegnato 50 milioni di euro a favore di interventi per gli edifici scolastici danneggiati dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio scorso”.