Dalla Svizzera una sentenza in ambito scolastico. La testata locale SwissInfo.ch rende noto che il Tribunale distrettuale di Laufenburg ha assolto due docenti dall’accusa di omicidio colposo per mancata sorveglianza dei propri allievi durante una gita.
Nel luglio 2013, in una gita scolastica guidata dai due insegnanti, un allievo di 12 anni allontanatosi dal gruppo era caduto in una scarpata ed era morto una settimana dopo.
I due docenti rinviati a giudizio erano l’organizzatore principale della gita, oggi 60enne, e il maestro 53enne della classe frequentata dall’allievo deceduto.
L’incidente era avvenuto durante la pausa pranzo, mentre i ragazzi si trovavano su una piazzola per le grigliate. Uno di loro, nel tentativo di arrampicarsi su una ripida scarpata era scivolato, cadendo lungo una parete rocciosa per una trentina di metri.
I soccorritori si dovettero calare con le corde ed impiegarono 35 minuti per raggiungere il ragazzo. Il 12enne fu trasportato con gravi ferite in ospedale dove una settimana più tardi morì.
Secondo il pubblico ministero si è trattato di una esposizione al pericolo della propria vita di propria responsabilità: in sostanza il 12enne è co-responsabile del proprio incidente. Quindi anche i cinque membri del Tribunale distrettuale hanno stabilito all’unanimità che i due insegnanti non hanno omesso la sorveglianza: erano coscienti degli eventuali pericoli e hanno posto delle persone a vegliare in tali zone.
L’organizzatore della gita non aveva informato a sufficienza gli insegnanti e gli accompagnatori sulla presenza della pericolosa scarpata e il docente di classe non aveva a sua volta controllato a sufficienza i suoi allievi.
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