All’indagine hanno partecipato 1.036 studenti e per il 64% di questo campione la terza prova è anche più difficile delle altre due, quelle cioè proposte dal ministero. Per il 17% invece è difficile come le altre, per il 9% un po’ più difficile perchè ci si è allenati durante il corso dell’anno e solo per il restante 8% è molto più facile perchè i professori hanno anticipato gli argomenti.
”La terza prova è diversa di scuola a scuola perchè viene realizzata internamente. In un certo senso è una prova ‘fuori controllo’ che può avere difficoltà diverse a seconda dell’istituto. Con uno scritto uguale per tipologia di scuola su tutto il territorio nazionale molto probabilmente – dichiara Marta Ferrucci, responsabile di Studenti.it – si avrebbe un esame più equilibrato”.
In ogni caso la terza, che potrebbe servire passando all’Invalsi per valutare il sistema complessivo di istruzione, così come è strutturata e riguardando tutte le materie dell’ultimo anno, pone grosse difficoltà perchè gli errori, se si tratta di risposte multiple, non possono non essere evidenziati e il loro conteggio non ammette coperture di nessuna sorta.
Lo stesso se è a riposta aperta e nel volgere di poche righe e anche se si si tratta di esercizi: anche qui non si può barare, né l’intervento esterno può trovare intromissioni, né sono molto utilizzabili gli ordigni tascabili; in più, i tentativi di copiare dal compagno più bravo spesso danno risultati opposti a quelli attesi perchè gli eventuali errori si diffondono come epidemia perniciosa infettando così tutti gli altri compiti.
Altro elemento che fa paura ai ragazzi è la brevità di tempo concessa che non consente attese di copie o altro.
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