Le sigle sindacali Flc Cgil e Uil Scuola Rua hanno pubblicato le tabelle, suddivise per profilo professionale e gradone di anzianità, relative agli importi che verranno corrisposti entro dicembre 2023 al personale della scuola, come stabilito dal cosiddetto Decreto Anticipi.
Questi importi rappresentano un anticipo rispetto agli aumenti contrattuali relativi al triennio 2022-24 e corrispondono all’indennità di vacanza contrattuale (incrementata di 6,7 volte) spettante per tutto il 2024. I restanti incrementi contrattuali verranno riconosciuti solo al momento del rinnovo del CCNL 2022-24.
Nelle tabelle che pubblicano i due sindacati, per fare qualche esempio, un Dsga da 35 anni percepirà secondo la Uil Scuola 1.248,61 euro, mentre secondo la Flc Cgil 1.353 euro. Oppure un collaboratore scolastico da 0 a 8 anni 563.60 euro secondo la Uil Scuola, 596 euro secondo la Flc Cgil.
Questa cifra, sommata a quanto già stanziato con la legge di bilancio 2022, – spiega la Flc Cgil – consente un incremento retributivo di appena il 5,78% a fronte di un’inflazione che per il medesimo periodo è tre volte tanto, ovvero circa il 18%. In termini più concreti ciò comporta che rispetto ad una perdita del potere d’acquisto nel triennio superiore a 5.000 euro l’aumento retributivo medio sarà di soli 1.800 euro. Ne consegue per il personale della scuola un peggioramento drastico delle condizioni economiche, un peggioramento insostenibile per una categoria le cui retribuzioni sono già tra le più basse all’interno dei settori pubblici oltre che in confronto ai colleghi a livello europeo.
Per queste ragioni, per ottenere maggiori risorse per i rinnovi contrattuali oltre che per contrastare tutti gli altri aspetti negativi contenuti nella prossima legge di bilancio (in tema di sanità, pensioni, fisco, ecc) la Cgil, la Cisl e la Uil hanno proclamato uno sciopero generale di tutto il personale della scuola e degli altri settori della conoscenza per il prossimo 17 novembre 2023.