Il Miur è stato autorizzato con D.P.R. del 3 luglio 2004 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 2 settembre), ad avviare al procedura per il reclutamento dei 1.500 dirigenti scolastici corrispondenti al 50% di quelli già assunti con il corso concorso riservato ai presidi triennalisti.
Il corso concorso ordinario si articola in quattro fasi. La prima di queste si configura come la più importante e delicata poiché attiene alla "valutazione dei titoli di culturali, professionali e di servizio" ed è finalizzata ad individuare i candidati da ammettere al concorso.
La tabella di valutazione dei titoli, inviata a metà ottobre, al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione per il parere, riveste un’importanza fondamentale perché condizionerà in maniera determinante il prosieguo dell’iter concorsuale.
La tabella comprende i "Titoli culturali" e i "Titoli di servizio e professionali" per i quali la commissione disporrà di 20 punti da ripartire fino ad un massimo di 9 per quelli culturali e di 11 per quelli professionali.
Nei "Titoli culturali" sono compresi: il diploma di laurea, altre eventuali lauree, i corsi di specializzazione e di perfezionamento, il dottorato di ricerca, le borse di studio, i master in scienze dell’educazione ed eventuali altri master.
Nei "Titoli di servizio e professionali" sono compresi: il servizio valutato fino ad un massimo di 12 anni, quello di preside incaricato, di collaboratore vicario in circoli in reggenza, di collaboratore di vicepreside incaricato di scuola coordinata, di collaboratore del capo d’istituto, di incarico di specifiche funzioni obiettive, di rappresentante in seno alla giunta degli organi collegiali, di rappresentate della componente docente degli organi collegiali, di incarico di servizio di educazione fisica, di supervisore di tirocinio, per il servizio di attuazione della riforma, di componente degli Irsae, del Cede e dell’ex Bdp, per l’inclusione nella graduatoria di merito per il reclutamento di dirigente nel concorso riservato, per l’inclusione in concorsi di accesso alla carriera direttiva e dirigente.
La nuova tabella dei titoli è parzialmente diversa rispetto a quella del corso concorso riservato appena espletato.
Sono stati confermati i titoli culturali, mentre si è ridimensionato il numero massimo di anni di servizio che sono 12 e non più 15 nella speranza che non sia solo l’anzianità a determinare l’esito concorsuale.
Analogamente si è fatto per i punteggi riferiti ai titoli professionali limitando la valutazione degli incarichi fino ad un massimo di 5 anni anziché di 10.
"Con tali accorgimenti" è scritto nella nota con cui il Miur accompagna la richiesta di parere al Cnpi, "si vuole evitare che un gran numero di docenti, con considerevole anzianità di servizio, consegua il massimo punteggio previsto per i titoli di servizio e professionali (11 punti), con la conseguente impossibilità di premiare esperienze professionali diverse, penalizzando fra l’altro i candidati che, pur avendo minor servizio, possiedono maggiori titoli culturali".
Si è voluto, fra l’altro, valorizzare il personale scolastico che collabora all’attuazione dell’autonomia incrementando il relativo punteggio e, analogamente, quello degli anni di servizio prestati preso le Università in qualità di supervisore di tirocinio ma, paradossalmente ed immotivatamente, anche gli incarichi relativi all’organizzazione e al coordinamento periferico del servizio di educazione fisica.
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